L’ Olio di Puglia diventa IGP, lo ha registrato a dicembre la Commissione Europea

Diventa IGP l’ Olio di Puglia, la Commissione Europea lo ha registrato a dicembre con un nuovo logo sul quale troneggia l’antica moneta tarantina. La scelta della moneta tarantina antica simboleggia la tradizione di un prodotto che dall’epoca del Neolitico si coltiva nella regione e infatti i primi olivi risalgono proprio al 5.000 a.C. Ad attestarlo sono dei ritrovamenti fatti a Fasano e a Torre a Mare di Bari. Anche anticamente gli ulivi era un sostegno fondamentale per l’alimentazione degli abitanti e sono tante le testimonianze giunte ai giorni nostri riguardanti la produzione, la raccolta e la vendita di olive. La produzione dell’olio è dunque una tradizione antichissima per la regione, e anche molto redditizia, infatti il Tacco d’Italia è produttore di quasi la metà dell’olio extravergine di oliva nazionale.

L’ Olio di Puglia nuovo logo IGP

Il nuovo logo IGP Olio di Puglia rappresenta quindi un vero e proprio simbolo di quella che è un’eccellenza nella tradizione olivicola pugliese. Nel territorio sono presenti numerose varietà pregiate di olio, e alcune città sono anche note perché fra le maggiori produttrici. Fra queste c’è Bitonto, definita Città degli Ulivi, che dal XIII secolo produce uno degli oli più pregiati, dal colore giallo oro con riflessi verdi, dal sapore fruttato e dall’odore leggero. Ideale per condire zuppe, contorni, insalate, legumi, arrosti e ricette a base di pesce, è assolutamente anche consumato semplicemente con pane di Altamura.

Diverse varietà di olio in Puglia

In tutta la Puglia sono numerose le varietà di olio che testimoniano come il territorio e questo prodotto abbiano davvero un legame profondo. Una delle varietà dop più pregiate è l’olio Terra d’Otranto, ottenuto dalle varietà di olivo Ogliarola e Cellina di Nardò, mentre nella provincia di Foggia si produce l’olio Dauno DOP, prodotto con olive della varietà Rotondella, Ogliarola Garganica, Coratina e Peranzana.