La letteratura decreta le più belle donne di Taranto

PUGLIA – Secondo la tradizione antica le donne di Taranto possiedono un carisma particolare e non comune. A sostenerlo è la letteratura greca e romana, che ha decretato la bellezza delle donne tarantine come la più affascinante e ammaliante in assoluto. Si tratta di un concetto che affonda le radici in tempi remoti, addirittura nel periodo dell’imperatore bizantino del I secolo a.C Niceforo Foca. Il sovrano pare che in quell’epoca avesse deciso di promuovere la ricostruzione della città distrutta dai Saraceni affidando i lavori ad alcuni architetti provenienti dalla Grecia, che, stregati dal fascino delle donne del posto, dopo aver finito i lavori decisero di non tornare più in patria.

Commedia di Nevio dedicata alle donne di Taranto

Nevio, un commediografo romano, dedicò un’opera completa alle donne di Taranto, la “Tarentilla“, in cui due giovani protagonisti dopo essersi recati a Taranto si innamorano perdutamente della stessa donna. La commedia si conclude con il ritorno a casa dei due uomini che dissiparono le loro ricchezze ma non riuscirono a conquistare la fanciulla. Memorabile è un’altra opera di Leonida da Taranto in cui esalta invece la bontà d’animo di una giovane concittadina, Plottide, che descrive come una donna dalle grandi virtù che hanno esaltato la sua bellezza.

Tante le opere dedicate alle donne di Taranto

Nel racconto scritto da un altro romano, Plinio il Giovane, si narra l’amore puro della casta e onesta Eraclea, che dopo la morte di suo marito non volle più saperne degli uomini. Un’altra opera in cui viene esaltato il coraggio delle donne di Taranto vi è quella di Lisea, vergine consacrata dalla dea Minerva Poliade, un esempio per tutte le compagne che vennero trascinate a Roma come schiave. Pur di sottrarsi alla violenza carnale la giovane di gettarsi nel mare dall’alto del tempio di Minerva.