La Marina Militare di Taranto ha organizzato un incontro sullo stabilimento industriale della Difesa

Taranto – Nei giorni scorsi è avvenuto a Taranto un incontro sullo stabilimento industriale della Difesa, addetto alla manutenzione delle navi della Marina. Durante il dibattito, sono state rilasciate delle importanti dichiarazioni. «La Marina Militare, nell’incontro che oggi abbiamo fatto a Taranto sull’Arsenale, ci ha detto che i bacini navali sono saturi sino al 2021 e forse anche sino al 2022. Il lavoro c’è». Ha dichiarato il segretario della Uil di Taranto, Giancarlo Turi.

«Il problema essenziale per l’Arsenale di Taranto sono le assunzioni, la carenza di personale. Il piano assunzionale previsto, che si potrà sbloccare solo dopo che saranno state sbloccate le assunzioni nel pubblico, probabilmente dopo novembre, prevede un’ottantina di addetti in più nell’Arsenale di Taranto, un numero che noi riteniamo risibile rispetto alle necessità e al fabbisogno di più personale. Ma non credo che i programmi del ministero siano quelli di andare oltre questo numero», ha aggiunto. “La Marina oggi a Taranto ha a disposizione circa 150 milioni di euro. I soldi per l’ammodernamento dell’Arsenale attraverso il Piano Brin sono stati spesi, non così, invece, per quanto riguarda la trasformazione di una parte dello stesso Arsenale in Polo museale che è uno dei progetti del Contratto di sviluppo. La Marina, inoltre, ci ha detto oggi che si sta aprendo l’Arsenale di Taranto alla manutenzione del naviglio mercantile, il che costituisce un’ulteriore fonte di lavoro”.

“Dopo l’incontro, possiamo quindi dire che a Taranto si va delineando una ripresa degli investimenti – aggiunge il sindacalista – il punto è supportare tutto questo con un’efficace azione di coordinamento sia politica che istituzionale”.

L’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Cosimo Borraccino, ha annunciato invece di aver inviato “una formale nota di sollecito al vice premier e ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, allo scopo di segnalargli la necessità di un suo deciso intervento per imprimere una ormai non più rinviabile accelerazione alle procedure per la concreta realizzazione degli interventi previsti nell’ambito del Contratto istituziinale di sviluppo (Cis) riguardante l’area di Taranto. Sullo stesso argomento, nelle scorse settimane, avevo anche pubblicamente sollecitato il ministro per il Sud, Barbara Lezzi, ma senza sortire alcun risultato visto che la situazione continua ad essere sostanzialmente bloccata. Ora mi auguro – afferma l’assessore – che il ministro Di Maio si dimostri più sensibile alle esigenze del territorio di Taranto dando concreta attuazione a questo piano di investimenti che può davvero rappresentare una straordinaria occasione di rilancio. Il programma prevede 39 importantissimi interventi in tutta la provincia di Taranto, per un importo complessivo pari a più di 1 miliardo di euro, ma dall’ultima verifica sullo stato di avanzamento degli investimenti, risalente a giugno 2018, emerge che meno del 30 per cento di quanto previsto, è stato effettivamente realizzato”.