La Settimana Santa diventa patrimonio immateriale della Regione

Finalmente la Settimana Santa pugliese può diventare patrimonio immateriale della Regione grazie alla proposta di legge accettata all’unanimità dal consiglio regionale del tacco d’Italia. La settimana che precede la Pasqua, è un appuntamento importantissimo per la regione del Sud Italia che mette in campo una serie di iniziative più uniche che rare. Il consigliere Gianni Liviano, aveva presentato la proposta di legge in consiglio regionale chiedendo che diventasse patrimonio immateriale proprio perché è molto particolare. Nello specifico alcuni centri pugliesi come Ginosa, Andre, Bitonto-Taranto, Gallipoli, Calenzano, Conversano, Botrugno, Ruvo di Puglia, Monte Sant’Angelo e non solo lo mettono in campo delle manifestazioni davvero molto belle e sentite. In Puglia in quella settimana si concentra la Pietà religiosa.

Le manifestazioni della Settimana Santa in Puglia

In tutti i principali centri della Puglia si tiene una particolare manifestazione religiosa nella settimana che precede la Pasqua. È importante che la Settimana Santa sia diventata patrimonio immateriale in quanto si tengono comunque delle iniziative che dovevano essere tutelate e sponsorizzate dalla regione. Ad esempio, vi è il pellegrinaggio di perdoni e due vie Crucis che si tengono il venerdì e il giovedì santo. A Taranto c’è la pietas religiosa molto importante. Insomma tutta una serie di momenti sentiti che vanno anche al di là del singolo fattore religioso.

La proposta di legge

Come ha ricordato il consigliere regionale Liviano, la proposta di legge prevede che la Regione Puglia conceda contributi in favore dei centri e degli eventi iscritti all’albo regionale. Inoltre, si potrà andare anche oltre i confini regionali e ben aldilà dei riti della Settimana Santa pugliese cercando di premiare la tradizione. In questo particolare periodo si concentreranno quindi finanziamenti, si cercherà di sostenere questa tradizione e ovviamente, si creeranno dei percorsi di approfondimento e di formazione sulle origini di tale ritualità. Un momento importantissimo quindi che adesso è riportato come patrimonio immateriale.