Lecce: la città pugliese premiata per la raccolta differenziata

La maggior parte dei Comuni italiani ha ormai sposato il progetto di valorizzazione della raccolta differenziata. Tra questi vi è Lecce, che è considerata una delle città più sensibili e attente al tema. Per tale ragione, il Comune è stato premiato a Roma nell’ambito di Comuni Ricicloni, l’iniziativa di Legambiente che ogni anno individua in Italia le amministrazioni locali con le migliori performance di raccolta differenziata e di gestione dei rifiuti.

Tale riconoscimento è stato assegnato da RICREA, il Consorzio Nazionale Riciclo Imballaggi Acciaio, uno dei sei consorzi di filiera che compongono il Sistema CONAI. Oltre a Lecce, anche nella maggior parte dei Comuni italiani si stima un incremento, pari al 10% nella raccolta differenziata degli imballaggi in acciaio nei primi tre mesi del 2018 e una raccolta pro capite di oltre 2 kg per abitante in un anno.

“Lecce è sulla buona strada per raggiungere la media nazionale e colmare il distacco che separa il Sud Italia dalle regioni più virtuose – spiega Federico Fusari, direttore generale di RICREA -. La strada intrapresa è quella giusta.”

“Grazie alla collaborazione tra cittadini, amministrazione comunale e l’azienda incaricata del servizio di raccolta a Lecce crescono le percentuali della differenziata dell’acciaio e di tutti i materiali – dichiara Carlo Mignone, assessore all’Ambiente del Comune di Lecce – Questo significa che nel frattempo cresce un’altra percentuale, la più importante, quella dei cittadini che considerano la differenziata un valore e la tutela dell’ambiente un impegno personale.”.

“Siamo fermamente convinti – afferma Emanuele Montinaro, responsabile Monteco per il cantiere di Lecce – che il lavoro svolto fino ad oggi stia ripagando gli sforzi quotidiani di tutti i soggetti coinvolti nel processo di raccolta differenziata. Continuiamo ad essere fiduciosi per il futuro e confidiamo che i positivi risultati continuino a crescere nei mesi a venire. Il nostro prossimo obiettivo è la riduzione dei rifiuti alla fonte, specialmente di quelli non avviabili a riciclo/recupero in conformità con le Direttive Europee”.