Lenticchia di Altamura, prodotto di qualità a marchio IGP

La lenticchia di Altamura, celebre per la sua bontà, oltre ad essere un legume ricco di proteine, ha anche ottenuto il riconoscimento della IGP, l’Indicazione Geografica Protetta. Il riconoscimento è arrivato lo scorso anno ed ha decretato l’ascesa commerciale della Lenticchia di Altamura, anche se è doveroso dire che l’esportazione di questa lenticchia ha avuto inizio negli anni Trenta.

Infatti, già all’epoca il prodotto è passato dalla semplice economia agricola familiare ad un percorso di esportazione che l’ha fatto diventare protagonista dei mercati più importanti, tanto da arrivare già allora in Inghilterra, Germania, Stati Uniti, Canada e Australia. Il prodotto ha avuto una grande importanza nell’economia del paese che trova in questo specifico territorio le condizioni favorevoli per la produzione di questo legume.

Proprietà della Lenticchia di Altamura

Le proprietà della Lenticchia di Altamura sono preziose e pare che in 100 g di prodotto si racchiuda un concentrato di 25% di proteine, 8% di fibre, 2% di grassi, 6% di ferro ed elevate percentuali di ferro, preziosi per l’organismo. Infatti, queste lenticchie pugliesi sono ricche di fibre, sali minerali e vitamine, che favoriscono il funzionamento intestinale che consente di controllare il livello di colesterolo nel sangue, e povere di grassi, quindi ideali anche nella prevenzione dell’arteriosclerosi.

Ma a rendere speciale queste lenticchie sono gli isoflavoni, delle sostanze specifiche che favoriscono la pulizia dell’organismo, mentre le proprietà antiossidanti allontanano i radicali liberi e l’invecchiamento. A favorire la memoria è invece la tiamina, mentre la vitamina PP favorisce l’equilibrio del sistema nervoso, agendo con un’azione antidepressiva e antipsicotica. Dal 2017 la Lenticchia di Altamura è diventata ad Indicazione Geografica Protetta, una vera e propria vittoria per gli agricoltori e per le cooperative agricole che lavorano le sementi, per coloro che la coltivano e per i consumatori. La denominazione IGP è un valore aggiunto per questo prodotto che viene coltivato in numerosi paesi della Puglia e rappresenta un supporto in più per valorizzarlo.