Marmi di Ascoli Satriano, tesoro artistico di inestimabile valore

Tesoro artistico di inestimabile valore, i marmi di Ascoli Satriano sono delle sculture uniche nel loro genere, di pregiata fattura e tutti da scoprire. Si tratta di un vero e proprio tripudio tra scultura e pittura, un tesoro legato al comune del foggiano, consistente in una serie di reperti in pietra risalenti al lontano IV secolo a.C. i marmi di Ascoli Satriano sono stati rivenuti all’interno di una tomba di un principe del territorio e si tratta di una collezione conservata accuratamente all’interno del museo cittadino.

La storia appassionante e il fascino unico che emanano li rende dei reperti esclusivi, in grado di suscitare emozioni e di incantare gli appassionati. La collezione consiste in ventuno reperti inizialmente scoperti nel 1976 da alcuni ladri di tombe che li hanno venduti in tutto il mondo, ma poi alcuni pezzi sono stati intercettati dalla Guardia di Finanza. I pezzi più preziosi sono giunti anche al Paul Getty Museum di Los Angeles e solo nel 2007 sono tornati in Italia.

Nove i colori dei Marmi di Ascoli Satriano

Forse i marmi di Ascoli Satriano avevano solo funzione decorativa e indicavano lo status familiare del defunto. Tra i pezzi vi sono un bacino rituale dipinto, un cratere decorato con corona d’oro, una coppia di mensole, un sostegno di mensa con coppia di grifi, una statua di Apollo con grifone, sebbene essa risalga al II secolo a.C, ecc. I marmi sono preziosi per la loro spettacolare policromia, la decorazione pittorica, la qualità delle pietre. La statua di Apollo con il grifone storicamente non ha alcun legame con gli altri marmi, ma è stata ritrovata vicino agli altri e quindi associata ad essi.

La scultura è andata per la maggior parte perduta e di essa rimane la figura di un giovane in piedi avvolto da un mantello, senza mani e grifone e fa pensare che si trovava in una nicchia. Nel complesso i colori rinvenuti sulle sculture sono nove, rosso, rosso-violaceo, azzurro, rosa, bianco, beige, giallo, verde e marrone e sono state realizzate con le tecniche caratteristiche del territorio dauno.