Menhir, dolmen e specchie, riti e antichi monumenti della Puglia

Nel territorio pugliese vi sono costruzioni antiche che ricordano le popolazioni che hanno abitato nella regione sin dalle origini del tempo stesso, come menhir, specchie e dolmen, presenti in gran numero sul territorio.

Queste costruzioni sono la testimonianza che la Puglia è stata abitata da popolazioni primitive sin dai tempi della preistoria e quindi sono reperti importanti che mostrano come la storia degli abitanti sia vecchia di migliaia di anni.

Caratteristici, ad esempio, sono i menhir, degli enormi megaliti in un unico blocco risalenti al Neolitico: nel suo territorio la Puglia ne conta ben 79, ubicati a partire da Terlizzi proseguendo in direzione del Salento e sono il risultato di rudimentali studi sulle posizioni delle stelle, mentre per alcuni rappresentano culti dedicati al sole ed alla fecondità della terra.

Menhir caratteristici

Si possono trovare Menhir a Zollino e Giurdignano, ritenuti da molti i giardini megalitici della regione. Il menhir della Stazione di Zollino si trova un incrocio di vie che portano alle città più vicine. Questa costruzione è stata cristianizzata nel tempo, sopra vi si trova una croce e all’interno è stato scavato per potervi mettere una torcia utile a chi di notte volesse raggiungere Lecce.

Sempre a Zolino si trova il menhir di Sant’Anna Lumardu, mentre tra i reperti di Giurdignano caratteristico è il menhir San Paolo, costruito sopra uno sperone roccioso dove si trova la cripta di San Paolo. IN cima alla costruzione vi è una buca in cui avrebbe dovuta essere inserita una croce, per indicare come diverse culture si siano sovrapposte su questa singola struttura. Il menhir più alto della regione vanta 5 metri di altezza e si trova a San Martano.

I dolmen sono un tipo di tomba a camera singola realizzata con grandi blocchi rocciosi, mentre le specchie sono strutture tipicamente pugliesi realizzati come cumuli di lastre calcaree provenienti dallo spietramento fatto a mano tipico di queste zone.