Origini e leggende dello stemma di Barletta

Lo stemma di Barletta ha origini legate a vicende storiche e alle gesta dei barlettani che difendevano un tempo la loro città dalle insidie e dagli invasori. Numerosi studi storici confermano che lo stemma è intrecciato a storie vere del passato, risalenti tra l’Undicesimo e il Quattordicesimo secolo, e leggende.

Proprio la leggenda narra di come l’allora signore delle terre di Bardulos, come era chiamata allora la città di Barletta, nell’anno 1093, durante un feroce attacco saraceno, combatté con la sua truppa fino a sconfiggere il capo nemico. Giunto in città il padrone pulì le dita macchiate di sangue del nemico sullo stipite della porta che faceva parte delle mura, detta appunto Porta Insanguinata a cui oggi corrisponde il parco di Villa Bonelli. Le quattro linee rosso vermiglio sullo sfondo bianco diventarono il simbolo del territorio e da questo prese spunto lo stemma di Barletta.

Stemma di Barletta onore e gloria per la città

Barletta fu riconosciuta città dal re Ruggiero il Normanno che riconobbe quel simbolo come stemma di Barletta. Successivamente, nel 1493, re Ferrante d’Aragona, per dimostrare la sua riconoscenza verso la città che ogni giorno doveva affrontare una lotta ardua contro il regno aragonese, fece fregiare lo stemma con una corona e vi appose la sigla F. B., Fidelis Baroli, ovvero Fedelissima Barletta.

Infatti, secondo la tradizione, il colore bianco dello stemma indica la religione cristiana alla base della cultura aragonese e barlettana, mentre il rosso indica il sangue che i cittadini non esiterebbero a spargere per difendere le proprie terre. Il 7 luglio 2003 la città di Barletta ha ricevuto la medaglia d’oro al valor militare, sempre per le ragioni appena descritte, ma in particolare in ricordo della lotta avvenuta l’8 settembre 1943, quando il presidio della città, con poche armi al seguito ma sorretto da tutti i suoi abitanti, difese con ardore la patria dall’invasione delle truppe tedesche. Gli invasori furono decimati e dovettero chiamare i rinforzi per riuscire a conquistare Barletta.