Pane di Altamura, il pane DOP più amato di Puglia, origini storia

Vanto indiscusso della Puglia, il Pane di Altamura fa parte della cultura alimentare pugliese ed è parte integrante dello sviluppo territoriale e turistico della regione. Nato e sviluppato sulle terre d’Alta Murgia meridionali, al confine con la Basilicata, il pane di Altamura si presenta duro all’esterno e soffice all’interno.

Realizzato da secoli secondo la ricetta tradizionale, si tratta di un pane talmente antico che già a partire dal 37 a.C. si trovano testimonianze della sua esistenza: infatti, l’esistenza del pane si riscontra nelle opere del famoso poeta latino Orazio che nelle sue Satire lo definiva “il pane migliore del mondo” e ne portava sempre una scorta dietro. Preparato in passato dalle donne di casa ed impastato tra le mura domestiche veniva cotto all’interno di forni a legna comuni situati in punti strategici della città, che agli inizi del 1600 erano circa 26.

Ricetta del pane di Altamura rimasta invariata

La ricetta del pane di Altamura è rimasta invariata nei secoli: la sua durezza e la sua consistenza aveva uno scopo, quello di resistere al passare dei giorni, rendendo il pane fruibile anche dopo diverso tempo, così da poter essere apprezzato pienamente dai contadini che lavoravano nei campi. Prodotto con sfarinato di grano duro, lievito madre, sale, acqua, questi ingredienti subiscono un processo di lavorazione che si svolgeva in cinque fasi: impastamento, formatura, lievitazione, modellatura, cottura nel forno a legna. Ancora oggi questa ricetta viene prodotta in questo modo e assicura un pane inconfondibile, dal sapore unico, croccante e morbido insieme.

Dal 1979 la sua produzione è tutelata da parte del Consorzio per la tutela del Pane di Altamura, fondato dal presidente Giuseppe Barile e composto da determinate regole disciplinari. Una disciplinare così rigorosa ha permesso al pane di Altamura di ottenere la certificazione DOP, denominazione di origine protetta, che conferma la grande qualità del prodotto.