Partono in Puglia le misure straordinarie per la Xylella

Partono in Puglia le misure straordinarie contro la Xylella, per espiantare gli ulivi colpiti dalla malattia ancora prima di conoscere i proprietari. Il Cnr Nanotec e l’Università del Salento hanno fatto sapere di aver previsto un dispositivo diagnostico in grado di rivelare in maniera preventiva il patogeno. Da Bruxellese sono arrivati gli ispettori europei del Comitato Fitosanitario Permanente per verificare la situazione della Xylella e rendersi conto di persona quali sono le priorità.

Il presidente della regione Puglia Michele Emiliano nei giorni scorsi aveva parlato di una norma europea che potesse abbattere gli alberi infetti subito e arginare il problema evitando l’estendersi dell’infezione. La proposta di Cia Puglia riguardo alla questione permette i reimpianti con cultivar di olio resistenti e perfino immuni alla Xylella.

Xylella dispositivo a scopo diagnostico

Dal canto suo Coldiretti ha chiesto altri finanziamenti alla CE per poter effettuare un monitoraggio in grado di rivelare l’infezione della Xylella. Michele Emiliano ha avanzato la sua richiesta di procedere con gli espianti prima di accertare l’identità dei proprietari e in diverse occasioni ha affermato di questa decisione, anche durante l’incontro con i tecnici del Comitato Fitosanitario dell’Unione Europea.

L’esito di un lavoro congiunto tra l’Università del Salento e Cnr Nanotec di Lecce, pubblicato sulla Scientific Reports del gruppo Nature, parla di un dispositivo da utilizzare a scopo diagnostico basato su microsensori per rilevare la presenza della Xylella fastidiosa da piante di olivo. In pratica, il dispositivo sarebbe in grado di individuare la presenza dell’infezione e permetterebbe di evitare i costi di analisi oltre che ridurre i tempi di attesa per i risultati. Si tratterebbe di un dispositivo assolutamente innovativo e rappresenterebbe uno strumento molto utile per effettuare analisi direttamente sul campo. Sono stati confrontati i metodi tradizionali con il nuovo test su biochip elettrochimici e con risultati sovrapponibili a quelli dei test tradizionali. I vantaggi sono assolutamente significativi sia per i costi che per i tempi di attesa.