Sono ancora numerose le contese sulle reliquie di San Nicola di Bari e sul luogo dove si trovano. Sta creando confusione e scalpore l’offensiva mediatica lanciata dall’Irlanda, che sostiene che le reliquie di San Nicola di Bari siano state portate in questa terra dai cavalieri crociati oltre 800 anni fa. Ad aggiungersi alla contesa c’è anche la rivendicazione dei turchi, che qualche mese fa avevano insinuato dei dubbi sulla sepoltura delle ossa del Santo.
Ancora una volta, però, l’Irlanda torna a farsi sentire, tramite un contadino irlandese che rivendica l’appartenenza delle ossa del santo, primato attualmente detenuto dalla Basilica di Bari dove si venerano le ossa del Vescovo di Myra.
Reliquie di San Nicola di Bari, una contesa mai finita
A rilanciare nuove ipotesi sulle reliquie di San Nicola di Bari è stato Joe O’ Connell, un contadino irlandese che ha rilasciato un’intervista all’Irish Examiner. L’uomo è proprietario del terreno in cui è stata scoperta una lapide, nei pressi del castello di Belmore, appena fuori da Thomastown, esattamente nella contea di Kilkenny, da cui prende il nome l’ottima birra rossa irlandese. Qui, infatti, pare si trovi una sepoltura di epoca medievale, ad oggi non ancora esplorata dagli archeologi, in cui riposano le ossa del Santo, nel Parco Jerpoint, a 120 chilometri da Dublino.
Il contadino non ha nascosto gli eventuali fini turistici della sua proposta di indagine e sostiene che ci debba essere un confronto tra le ossa che si trovano nella tomba irlandese, le reliquie custodite a Bari e l’osso pelvico scoperto dai ricercatori dell’Università di Oxford in una chiesetta dell’Illinois. I documenti ufficiali della Chiesa attestano che il 60% delle spoglie del Santo risiede a Bari, alcune sono nella Chiesa di San Nicolò a Venezia e altre piccole ossa sarebbero sparse in altre località che non sono però né Turchia né Olanda. Mentre le contese vanno avanti senza sosta, la contea di Kilkenny è stata già presa di mira da numerosi visitatori che da oltre 12 anni conoscono l’argomento.