Reperti archeologici di Altamura restaurati

I reperti archeologici rinvenuti ad Altamura sono stati restaurati e potranno essere ammirati fino al 30 settembre. Il restauro è stato effettuato grazie all’intervento dell’acquedotto pugliese che negli ultimi mesi ha disposto tutte le fasi per poter riportare in buone condizioni i reperti. Rinvenuti durante i lavori di costruzione della nuova rete fognaria nella città di Altamura, i reperti archeologici risalgono al IV secolo: in tutto si tratta di 23 oggetti che dopo essere stati sottoposti a restauro sono stati messi in una mostra allestita dalla Soprintendenza Archeologica nella chiesa di San Francesco della Scarpa, situata nel centro storico di Bari.

I reperti consistono in un intero corredo funerario che ha rivelato le tradizioni antiche su come si pensava di accompagnare i defunti nell’aldilà e comprende tutto ciò che poteva loro servire. Si tratta di un ritrovamento di grande valore storico ed archeologico e ha permesso di scoprire tutto quanto potesse essere loro necessario.

Reperti archeologici restaurati accuratamente

Ad occuparsi del restauro è stata proprio la società dell’acquedotto pugliese, che ha voluto prendersi carico degli interventi necessari per riportare al loro splendore i reperti archeologici. Questi richiamano le antiche attività domestiche, le cerimonie di incontro e da un’analisi accurata è stato accertato che risalgono alla seconda metà del IV secolo a. C. Tra gli oggetti si trova anche un cratere apulo con le figure rosse, che risale ad un periodo antecedente agli altri reperti.

L’oggetto raffigura un giovane che indossa una corona, sdraiato sulla kline mentre sta prendendo dal vassoio del cibo. Intorno a lui uno dei satiri sta per travasare da un otre il vino in un cratere. L’acquedotto pugliese ha voluto sottolineare che i reperti sono stati restaurati grazie ai fondi messi a disposizione dalla Soprintendenza. I reperti si trovano esposti nella sala convegni del Palazzo dell’Acqua, in via Cognetti a Bari, e potranno essere visitati fino al 30 settembre.