Rivista internazionale si interessa dell’Istituto Oncologico di Bari

BARI – Gli studi condotti dall’Istituto Oncologico di Bari hanno attirato l’attenzione, tanto che ne ha parlato una rivista internazionale. Gli studi condotti dal team pugliese composto da tutti i ricercatori del ‘Laboratorio diagnostica ematologica e terapia cellulare‘ dell’Unità Operativa di Ematologia dell’Istituto Oncologico ‘Giovanni Paolo II’ di Bari diretta dal dottor Attilio Guarini, hanno passato tre anni tra le attrezzature di laboratorio avute in donazione.

Pubblicato lo studio dell’Istituto Oncologico di Bari

Lo studio condotto dall’Istituto Oncologico di Bari ha riguardato la previsione delle risposte dei farmaci contro i linfomi aggressivi. Grazie agli studi sono stati fatti passi da gigante e ad oggi è possibile affermare che quanto detto prima è possibile, soprattutto in quelli a grandi cellule B. Si tratta di una scoperta sensazionale, tanto da attirare l’attenzione della scientifica internazionale ‘Annals of Oncology‘che ha pubblicato lo studio. Nell’articolo ha anche nominato sia l’ideatore della ricerca che le dottoresse Maria Carmela Vegliante, Giuseppina Opinto e Simona De Summa, con tanto di copertina ed editoriale.

Scoperta dell’Istituto Oncologico di Bari sensazionale

La scoperta dell’Istituto Oncologico di Bari ha permesso di mettere in evidenza come le cellule non tumorali, una volta a contatto con quelle maligne possono esercitare una forte influenza sulla risposta ai farmaci e quindi sulla prognosi dei pazienti. Far conoscere al paziente quanto accade può portare a dare le terapie giuste per guarire e sconfiggere la malattia. Il team di Bari ha condotto lo studio proprio sulla descrizione del linfoma, generato di solito con una biopsia tramite la nuova tecnologia Nanostring, che consente di avere una maggiore conoscenza dello stesso. Se diagnosticato in tempo utile, vi sono elevate percentuali di sconfiggere i linfomi maligni con la chemioterapia (di solito per il 65% dei casi).