Rosolio, bevanda liquorosa della tradizione

Anche se le origini del rosolio affondano in tempi antichi, ancora oggi sono molte le nonne che lo preparano, proprio con la ricetta di una volta. Realizzato a mano e prodotto in casa da sempre, questo liquore si offre come segno di buon augurio quando ci sono ospiti oppure agli amici in segno di affetto. Sono tante le varietà presenti e visto che la ricetta originale prevede l’utilizzo di un’essenza non specificata, vengono sfruttati i petali delle rose che danno al liquore un retrogusto dolce e vellutato e anche una tinta rosata.

Rosolio risale al medioevo

Il nome rosolio non deriva però dal fiore ma dalla traduzione dal latino di ros solis, che vuol dire rugiada di sole, termine riferito alle caratteristiche delle vecchie drosere, coperte spesso dalla rugiada del mattino. La storia risale al 1500 e da allora si è diffuso in tutta la penisola. A crearlo per primi furono dei monaci che lo portavano alla corte dei nobili e da lì si sparse in tutta Europa. A quel tempo era già così famoso che alla bevanda sono legati numerosi riferimenti cinematografici e letterari.

Le proprietà benefiche del rosolio

I benefici attribuiti al rosolio sono tanti e tra questi molti sono quelli che ne fanno una bevanda utile per la salute. I greci lo utilizzarono fino al periodo della tarda rivoluzione industriale per scopi taumaturgici: pare infatti che i petali di rosa avessero poteri miracolosi se preparati in infusione con l’olio d’oliva per alleviare i malanni. I petali di rosa contengono al loro interno gallico ed eugenolo, dotato di proprietà antisettiche e astringenti, quindi adatti per fare impacchi e decotti. Per avere un efficace effetto antinfiammatorio pare che bastino appena alcuni grammi di rosolio.