San Michele Arcangelo, santo a cui è devota la città di Monte Sant’Angelo

MONTE SANT’ANGELO –  La città di Monte Sant’Angelo è molto devota a San Michele Arcangelo e ogni anno sono numerosissimi i pellegrini che accorrono per fare visita alla grotta, dedicata a questo personaggio che già dagli antichi ebrei era considerato il Principe degli Angeli, protettore dei più deboli e simbolo dell’assistenza divina. San Michele nell’antico testamento viene indicato come l’avversario diretto del demonio, che armato di spada fece andare Satana e il suo esercito negli inferi. Raffigurato come esperto combattente ma anche come guida delle anime, spesso presenta nella mano destra una spada e in quella sinistra una bilancia.

Le apparizione di San Michele Arcangelo

Monte Sant’Angelo e San Michele Arcangelo sono legati da 4 apparizioni avvenute nel corso degli anni: la prima risale al V secolo e narra che un pastore perse il suo toro e poi lo trovò lontano dal gregge, davanti una caverna. Il pastore tentò di punirlo colpendolo con una freccia avvelenata, ma una folata di vento ritorse il colpo contro di lui. Il vescovo locale ordinò all’uomo tre giorni di preghiera perché era stato salvato. Il santo apparve al sacerdote e gli disse che quella grotta per lui era sacra. La seconda Apparizione rievoca una battaglia datata risalente al 662, quando i greci assaltarono i bizantini rifugiati a Monte Sant’Angelo. San Michele apparve in sogno al vescovo e gli suggerì di attaccare alla quarta ora del mattino perché avrebbero vinto. Così il nemico fu respinto grazie all’intervento del santo.

La terza e quarta apparizione di San Michele Arcangelo

Nella terza apparizione San Michele Arcangelo suggerì al sacerdote locale di andare alla grotta con i pellegrini perché era già stata benedetta da lui secoli or sono. Invece, nella quarta Apparizione, risalente al 1656, quando la Peste dilagava in tutto il mondo, il santo apparve al vescovo e gli disse di benedire le pietre della sua grotta in modo che chi ne avesse presa una avrebbe confitto il morbo. La città fu salva e al centro di essa venne eletta una statua in suo onore.