Specchie del salento tra leggende e misteri

Le specchie del Salento sono una delle tante leggende avvolte nel mistero che conserva la Puglia come testimonianza diretta dell’antichità. Le specchie non sono altro che costruzioni simili a delle torri e consistono in manufatti di origini antichissime realizzati con sovrapposizione a secco di cumuli di pietre calcaree sparse per le campagne. E’ praticamente impossibile dare una collocazione storica precisa alla “Specchie del Salento”, ma secondo alcuni studiosi la loro comparsa risale al Neolitico mentre altri pensano che risalgono ai tempi dei messapi.

Il termine specchia deriva dal latino “speculum” e sta ad indicare un posto di vedetta. Incerta è la loro funzione reale, ma alcuni paleontologi sostengono che le Specchie sono dei ruderi di antiche abitazioni, simili ai nuraghi sardi e perfino ai trulli, mentre altri affermano che si tratta di strutture di fortificazione edilizia poste a difesa dei centri abitati e altri ancora ritengono che avevano funzione di sepoltura.

Secondo le ricerche condotte sin dal 1941 esistono Specchie sia di grandi dimensioni come quelle che si trovano nelle zone del Salento, sia di piccole dimensioni come quelle ritrovate in tutta la Japigia, ovvero l’attuale regione Puglia, da cui prende il nome.