Tar Puglia si pronuncia sulla Xylella, verificare monumentalità prima di estirpare

Arriva la decisione del Tar Puglia sull’eradicazione degli alberi di ulivo: prima di estirpare un albero che può essere affetto da Xylella occorre verificare la monumentalità. La decisione del tar giunge dopo il ricorso fatto da un proprietario terriero del comune di Ceglie Messapica, nel brindisino, che ha accolto.

Pare che nella piantagione di un privato fosse stata individuata una pianta di ulivo infetta dal batterio Xylella: l’osservatorio per precauzione aveva ordinato non solo l’estirpazione della pianta ma anche quella delle altre piante presenti nel raggio di cento metri. Gli ulivi coinvolti nella eradicazione erano circa 50, ma l’ordine di abbattimento al momento è stato sospeso perché il TAR di Puglia stabilisce che la “Regione prima di estirpare le piante di ulivo sane nella zona cuscinetto, deve verificare se le stesse presentino il carattere di monumentalità”.

La Xylella tormento della Puglia

La decisione del tar Puglia trova fondamento nella stessa normativa regionale, ma la sentenza fa ugualmente discutere e non placa le polemiche che ruotano attorno al batterio Xylella e le sue conseguenze devastanti che provoca nel territorio. Le piante da eradicare sono circa 3mila olivi e concentrate per lo più nel nord Salento, in particolare nei comuni di Francavilla Fontana, Oria e Brindisi. Da poco sono state inserite nel portale ufficiale regionale dedicato all’emergenza Xylella 2251 piante affette dal batterio e che quindi dovranno essere estirpate. I rilevamenti e i controlli sono stati eseguiti il 2 gennaio 2018.

Continua dunque la battaglia contro questo batterio che dal 2015 tormenta la Puglia e che rischia di estendersi ancora di più: la confusione tra ordinanze europee e un’economia totalmente da ridefinire continua comunque a persistere e non risolve la situazione. Le piante affette dal batterio sono addirittura triplicate negli ultimi mesi, segno che la malattia si diffonde sempre più e occorre tenerla sotto controllo con interventi tempestivi. Sono in corso anche degli studi per eliminare la Xylella, ma ancora nulla di fatto.