Taranto alla Basilicata? Al comitato servono 15 mila firme

Taranto potrebbe passare da essere città della Puglia a città della Basilicata. La notizia, che sta facendo discutere e riflettere molto tutti, arriva a seguito della proposta di un comitato, del quale l’avvocato Nicola Russo è il promotore ufficiale.

Fautori del disegno sarebbero anche l’ex sindaco del capoluogo, Gaetano Fierro, e l’ex consigliere regionale, Filippo Margiotta: vorrebbero realizzare la Grande Lucania, strizzando l’occhio pure al Cilento. Ma quali sono i motivi di ciò? Mettere in connessione i territori e in particolare Taranto, la Città dei Due Mari, all’area del porto della città jonica e all’aeroporto di Grottaglie, i quali sarebbero un validissimo supporto per gli scambi commerciali e per i flussi turistici.

Per portare a termine l’iniziativa, con tanto di petizione, sono necessarie 15 mila firme in sei mesi, che consentiranno di portare il quesito referendario in Cassazione. Da tutto questo non solo la città di Taranto ne trarrebbe benefici: i vantaggi economici si riscontrerebbero anche per la città di Potenza e per quella di Matera. Verrebbero rivisti, infatti, il tratto ferroviaria Taranto – Potenza – Salerno e i collegamenti nel territorio jonico-lucano-calabrese; verrebbe anche realizzata la superstrada Taranto – Matera con un tempo di percorrenza di 45 minuti.

E chi tra Taranto e Matera dovrebbe rivendicare il capoluogo? «A noi questo non interessa – dichiara Russo – è una questione di sopravvivenza delle famiglie e imprese. Ci sentiamo fratelli col popolo lucano e riteniamo che si possa trattare di una soluzione strategica a beneficio del turismo, dell’economia e del commercio». Mentre il sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri, dichiara: «A Taranto ci unisce il valore delle città costruite con il tufo e nel tufo. Si pensi ai nostri Sassi e alla Città Vecchia. C’è poi il valore rupestre visto che su questo territorio sono presenti le tracce dell’esperienza millenaria dell’uomo. C’è, inoltre, il valore della grecità di Taranto che si coniuga con la nostra mediterraneità. A Taranto, però, ci accomunano anche possibili iniziative che rafforzino i settori produttivi a partire dalla funzione strategica del porto jonico. Puntiamo a migliorare le rete infrastrutturale con benefici per il turismo e l’economia».