A Bari il “Data Scientist” entra nei corsi di laurea dell’Università

BARI – Il corso di Data Scientist entra a far parte dei nuovi corsi di laurea dell’Università di Bari. L’obiettivo di questa nuova facoltà è quello di dare ai giovani le giuste competenze per la trasformazione digitale delle imprese.

«Aderiamo con entusiasmo a questa iniziativa – commenta Eugenio Di Sciascio, Rettore del Politecnico di Bari – che riconosce le competenze dei nostri docenti e ricercatori e le capacità dei nostri giovani talenti nei temi dell’intelligenza artificiale. Oggi il mercato del lavoro è pronto ad assorbire un numero sempre crescente di giovani che abbiano gli skill necessari alla trasformazione digitale delle nostre imprese. Abbiamo il dovere, come Politecnico, di fornire ai nostri giovani queste competenze che rappresentano spesso, per una impresa, la differenza tra il successo e il fallimento, in un mondo che cambia molto velocemente. Ancora una volta troviamo conferma di quanto sia preziosa la collaborazione tra pubblico e privato, per coltivare un ecosistema dell’innovazione e dello sviluppo».

«Siamo onorati dal fatto che il Politecnico di Bari abbia deciso di aderire a questo progetto pilota, nato dalla nostra già consolidata collaborazione con CRUI» dichiara Francesco Del Sole, Direttore Divisione Education di Microsoft Italia. «È particolarmente significativo – aggiunge – che sia proprio il Sud a dare il via a questa iniziativa, un segnale di forte propensione all’innovazione e della volontà di tornare a essere competitivi che sono ormai diffuse in tutto il Paese. Insieme, possiamo dare una forte accelerazione ad Ambizione Italia, il progetto avviato lo scorso settembre con cui intendiamo aiutare il nostro Paese a essere competitivo, attraverso iniziative, programmi e laboratori in grado di diffondere una cultura del digitale e competenze in linea con le richieste del mercato. Se da un lato infatti l’Italia è uno dei Paesi con il tasso di disoccupazione tra i più alti in Europa – secondo Eurostat 10,4% contro 8,2% dell’Eurozona e 30,8% in termini di disoccupazione giovanile contro 16,6% – dall’altro si stima che entro il 2020 saranno creati nel nostro Paese 135.000 nuovi posti di lavoro solo nell’ICT, con posizioni come quella del data scientist, ad esempio, che al momento non riescono ad essere coperte. Per superare il cosiddetto skills mismatch, che rallenta inevitabilmente la crescita del nostro Paese, è indispensabile investire nella formazione dei giovani e prepararli a diventare professionisti qualificati. Ambizione Italia nasce proprio con questo obiettivo: fare sistema. Ci auguriamo che l’annuncio di oggi rappresenti solo l’inizio di un percorso e che altri Atenei aderiscano presto».

Per i laboratori e le certificazioni, Microsoft si avvarrà della collaborazione dei suoi partner SolidQ, Skilla, e Tesi Automazione, partner ufficiale Certiport per l’Italia.