Export del vino pugliese, record di vendite

La riapertura dei ristoranti e delle enoteche ha determinato un aumento dell’export del vino pugliese. Ad affermarlo è Coldiretti Puglia, che ha sottolineato un aumento delle vendite all’estero del 18,8%. Coldiretti ha analizzato i dati Istat – Coeweb riguardanti il primo semestre 2021. Coldiretti Puglia ha anche aggiunto che l’avanzare della campagna vaccinale anti Covid favorisce il ritorno alla vita di comunità e finalmente, dopo un 2020 di sofferenza, i ristoranti hanno ripreso slancio. Alla ripresa delle esportazioni si affianca la crescita dei consumi interni, che registra un aumento del 21,3% nel primo trimestre del 2021 degli acquisti per la casa di vini e di spumanti del 21,3%.

In aumento l’export del vino pugliese

Nelle prime quattro posizioni della classifica ci sono infatti due vini pugliesi, il Primitivo pugliese, che ha registrato un incremento del +23,6% e il Negroamaro pugliese, che invece ha registrato un aumento del +14,6%. Coldiretti Puglia ha sottolineato che nel periodo della globalizzazione gli italiani bevono vino della loro nazione, il che è decisamente una tendenza molto positiva, che trova le motivazioni nella qualità del prodotto, ma anche neo fatto che hanno riaperto ristoranti, agriturismi, osterie, trattorie, bar e cantine. L’aumento dell’export del vino pugliese è dovuto anche al fatto che sono tantissimi i giovani ad apprezzarlo, e molti lo hanno scoperto proprio durante il lockdown.

Il vino può fare da traino all’economia agroalimentare

Il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia, ha sottolineato che la Puglia con il segmento del vino può ripartire dai punti di forza. Infatti, ha dimostrato resilienza di fronte la crisi e può essere da traino per l’ economia agroalimentare del territorio. Bisogna comunque agire sulle infrastrutture, migliorare i collegamenti tra Nord e Sud del Paese, e con il mondo intero per via ferroviaria in alta velocità e per via mare. Questa mancanza rappresenta ogni anno un danno per il nostro Paese in termini di riduzione delle opportunità di export, e a tutto ciò si aggiungono in costi notevoli della logistica riguardante il trasporto merci.