Il monastero ecocompatibile in legno è stato realizzato a Lecce

I pugliesi tengono molto alla sostenibilità e lo fanno evitando sprechi e inquinamenti in innumerevoli settori e con precise modalità. Dopo aver parlato degli incontri al momento in atto in Puglia, organizzati proprio per discutere del tema dell’ecosostenibilità e per trovare nuovi compromessi e nuovi modi di rispettare l’ambiente, vi avevamo mostrato quanto le piccole imprese e i grandi colossi si stiano impegnando in questo senso, raggiungendo primati importanti.

Oggi, invece, colleghiamo la parola ecocompatibilità a una struttura come un monastero. Difficilmente strutture di questo tipo sono ecosostenibili, in quanto molto antiche, storiche e difficili da modificare e restaurare in toto. Questo monastero, invece, è un progetto appena realizzato sulla via Adriatica, alle porte di Lecce.

Ci sono voluti otto mesi per dare vita a questo monastero, costruito interamente in legno proprio con conciliare il concetto di ecocompatibilità con quello di frugalità. Sono state le suore clarisse francescane a ordinare i lavori, in quanto avevano come obiettivo quello di creare una struttura che potesse accogliere loro e i bisognosi, senza sfarzi né esagerazioni.

Il monastero in questione comprende sei celle con servizi, una sala adunanze, una biblioteca, vari laboratori, una cucina, un refettorio, dei chiostri, vari cortili e anche una foresteria per accogliere i bisognosi.

La scelta del legno ha trovato ampio riscontro nella filosofia dell’azienda altoatesina Rubner Haus, che ha firmato il progetto e ne ha ordinata la realizzazione. I materiali utilizzati ed ecosostenibili sono il legno e il sughero, i quali riescono a garantire totale efficienza energetica, isolando la struttura sia dal punto di vista termico che da quello acustico.

Il materiale è stato ridipinto di bianco, una scelta per precisa che vuole rispettare le caratteristiche dell’architettura rurale salentina. “Ci ha conquistate l’idea di frugalità nel rispetto dell’ambiente. – spiega suor Marilù – Per noi, che siamo ordini mendicanti, la casa in legno simboleggia l’essere il più possibile coerenti con la vita naturale e semplice che abbiamo scelto di perseguire.”