Puglia: Fra le 10 regioni italiane più attive nel settore dei dispositivi medici

Avanza sempre più l’economia in Puglia, sia a livello locale che nazionale: all’interno della regione, infatti, è possibile trovare il 3% di imprese e il 12% di start up innovative nel settore di dispositivi medici. Così facendo, in quest’ambito la Puglia si piazza fra le prime 10 regioni italiane più attive.

A tal proposito, oggi è stato sottoscritto un accordo fra Confindustria Bari e Barletta-Andria-Trani e Assobiomedica, l’associazione nazionale di settore del sistema confindustriale. L’intesa è stata presentata oggi, 5 febbraio 2018, alle ore 10.00 presso la sede di Confindustria Bari e Barletta-Andria-Trani da Domenico De Bartolomeo Presidente Confindustria Bari e BAT, Massimiliano Boggetti Presidente Assobiomedica e Sergio Fontana Presidente Sezione Sanità Confindustria Bari e BAT, con saluto introduttivo di Giovanni Gorgoni (commissario Aress Puglia).

All’introduzione è seguita una tavola rotonda sulla situazione del settore con Fernanda Gellona (direttore generale Assobiomedica), Laura Ressa (direttore Affari legali Assobiomedica), Vincenza Ricciardi (responsabile Area Regulatory Assobiomedica) e Giuseppina Petrarca (direttore generale ASBM Servizi).

La produzione di dispositivi medici giova moltissimo all’economia locale e nazionale del nostro Paese: contribuisce, infatti, al Pil nazionale per il 10,7%, dando lavoro ad oltre 2,4 milioni di persone, costituendo quindi il il 10% dell’occupazione complessiva. Il settore dei dispositivi medici non ha assolutamente registrato nessuna crisi, anzi, ha registrato miglioramenti significativi sia in termini percentuali, rispetto al totale nazionale, sia in termini assoluti.

Questa importantissima filiera rappresenta il 4,9% del fatturato economico dell’Italia (144 mld di euro), il 6,9% del valore aggiunto (49 mld di euro), il 5,8% dell’occupazione (circa 910.000 persone) e il 7,1% delle esportazioni (oltre 28 mld di euro), con valori tutti in crescita rispetto al 2008.

L’Italia, e in particolare la Puglia, sta cercando sempre di più di valorizzare questo settore, dove Medicina, ingegneria e nuove tecnologie si fondono. Maggiore spazio viene concesso a piccole imprese e a start up, che possono contribuire enormemente alla produzione dei dispositivi medici, migliorando l’economia nazionale.