Lenticchie, tanti buoni motivi per mangiarle

Fra i legumi le lenticchie sono sicuramente uno di quelli che hanno tanti benefici, sia per la salute che per la linea. Sono numerosi gli studi scientifici che dimostrano le loro virtù, prima fra tutte quella di allontanare il sovrappeso e il diabete. Ricchi di fibre, sono perfette per garantire la salute cardiovascolare e per far funzionare correttamente l’intestino. Le lenticchie, inoltre, grazie al loro basso indice glicemico, rallentano l’assorbimento degli zuccheri e quindi mantengono normali i livelli di glucosio nel sangue. Il loro potere saziante è un altro motivo che spinge a consumarle, in quanto possono essere introdotte nella dieta tranquillamente e aiutano a perdere peso.

Lenticchie preziose per fare una bella scorta di ferro

Ricche di calcio, potassio, fosforo, magnesio, le lenticchie contengono anche una grande quantità di ferro. Questo minerale è fondamentale per svolgere al meglio svariate funzioni nell’organismo. Il contenuto di ferro nelle lenticchie è addirittura superiore a quello della carne di cavallo e una singola porzione contiene un quarto del fabbisogno giornaliero. Per poter assorbire meglio il ferro nell’organismo basta usare delle strategie come ad esempio consumare insieme alle lenticchie anche cibi contenenti vitamina C. Questi ultimi, grazie agli acidi organici, facilitano infatti l’assorbimento del ferro nell’intestino.

Un legume considerato un vero elisir di lunga vita

Pare che le lenticchie allungano anche la vita. A sostenerlo è una ricerca australiana effettuata con il patrocinio della International Union of Nutritional Sciences. Per approfittare delle sue incredibili proprietà è sufficiente assumere ogni giorno 20 grammi di lenticchie o altri legumi. Le aspettative vi vita pare allunghino del 7-8%. Anche il Fondo mondiale per la ricerca sul cancro raccomanda di mangiare lenticchie anche due o tre volte alla settimana. Gli esperti sostengono che questo legume contiene proteine con contenuto ridotto di metionina, un amminoacido regolatore di alcuni importanti geni nello sviluppo del cancro e nei processi d’invecchiamento.