Puglia in pole position in tutti i campi, anche nella protesi Adam’s Hand

PUGLIA –  La Puglia si conferma regina dell’innovazione con la protesi leccese Adam’s Hand. Un team di giovani leccesi composto da Giovanni Zappatore, Dario Pianese e Duilio Madaro di BionIT Labs, nato con il finanziamento “PIN – Pugliesi Innovativi”, ottiene il Premio Speciale G-Factor, una vittoria che oltre ad avere il sapore di una soddisfazione personale consente a questi giovani di accedere ad incontri con esponenti importanti per poter portare a compimento il progetto.

Come usare la mano ‘made in Puglia’

Grazie a questa vittoria il team composto da questi giovani leccesi potrà partecipare alla finalissima che vedrà 10 diversi team concorrere per vincere 1 milione di euro e l’accesso al nuovo incubatore della Fondazione Golinelli di Bologna. Adam’s Hand, acronimo di “A Dialogic Adaptive Modular Sensitive Hand”, è una protesi mioelettrica della mano che si pone l’obiettivo di potenziare chi la indossa e facilitare le connessioni con l’ambiente esterno. La mano robotica è frutto della sinergia tra tecnologie innovative e un algoritmo di auto – apprendimento, un combinato perfetto che consente a chi la indossa di comunicare attraverso un’integrazione app/web con il proprio ortopedico.

Protesi Adam’s Hand di facile adattamento

Anche se si tratta di un oggetto estraneo al corpo, la Adam’s Hand può essere personalizzata grazie alle ultime innovazioni tecnologiche e utilizzata anche da chi non ha un arto superiore. Grazie alla progettazione modulare può essere adattata a qualsiasi livello di amputazione. Chi indossa la mano riesce ad avere un’estensione naturale del braccio grazie ai feedback visivi, audio e vibratori forniti dall’utente stesso. Inoltre, i segnali dei sensori sono raccolti e conservati in un apposito cloud.