Rischio per bambini e donne incinte: arriva dal Ministero della Salute l’allarme sull’uso dell’alluminio

Secondo il Ministero della Salute e secondo il documento emanato del Comitato Nazionale per la Sicurezza Alimentare (Cnsa), c’è un potenziale rischio in quanto l’utilizzo di questi prodotti per avvolgere il cibo, può portare al superamento della dose massima stabilita. Questo però non riguarda gli adulti in generale, quanto piuttosto le donne in attesa e i bambini che sono più sensibili sotto questo aspetto. L’esposizione continua del consumatore all’alluminio potrebbe fare aumentare livelli minimi nel sangue.

I livelli di alluminio, l’allarme

In merito ai livelli di alluminio che bisogna al massimo avere nel sangue, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare aveva già, nel 2008, specificato che un bambino di 20 kg può avere un’esposizione massimo fino a 20 mg, mentre un adulto di 70 kg fino a 70 mg. Secondo gli studi effettuati e pubblicati, c’è invece la probabilità che l’utilizzo costante di alluminio nelle vaschette oppure con della stagnola per avvolgere la merenda, potrebbe far superare questo limite. Le fasce di persone di età superiori per le diverse abitudini alimentari, ma anche per il peso talvolta più alto rispetto all’altezza, non hanno questo rischio. Invece le donne in attesa e i più piccoli potrebbero esporsi a questa problematica molto seria e che va affrontata.

La migrazione che mette a rischio la salute

Ecco perché il Ministero della Salute ha specificato che bisogna assolutamente prevedere l’uso di materiali alternativi, perché altrimenti questo uso potrebbe essere molto pericoloso per i bambini. Sono a rischio di patologie, soprattutto quelle di tipo neurologico o osseo: caso per caso sono state fatte delle analisi ed è stato emanato il comunicato.