Test sierologici e tamponi, ecco le differenze

Molte persone si chiedono quale sia la differenza tra i test sierologici e tamponi. La Commissione attività formative e cultura che appartiene all’ordine dei medici Veronese ha realizzato un documento in cui risponde a molte domande in merito alla diffusione dei test sierologici. Questi screening che stanno iniziando negli ultimi giorni, servono ad individuare gli anticorpi al Covid-19. C’è una differenza sostanziale rispetto i vecchi tamponi. Infatti, molti non capiscono quale sia.

La differenza tra test sierologici e tamponi

L’Ordine dei medici di Verona ha realizzato una guida in cui si descrive la differenza tra test sierologici e tamponi. Il documento dice chiaramente che il test riesce a capire se si è stati infettati dal virus solo se è passato abbastanza tempo dal contagio. Il prelievo serve a capire se i soggetti sono immuni potenzialmente o hanno sviluppato gli anticorpi necessari per contrastare il Coronavirus. I test si fanno con una goccia di sangue su un kit monouso. Invece, il tampone è nasofaringeo ed è l’unico metodo che dà una diagnosi certa sul Coronavirus. Ha un margine di errore pari al 20% al massimo.

La diffusione dei nuovi test

La diffusione dei nuovi controlli per tenere sotto chiave il virus sta riscuotendo molto interesse. Una volta analizzata la differenza fra test sierologici e tamponi, bisogna sottolineare che fare degli screening anticorpali come quelli degli ultimi tempi non esclude anche la necessità di dover effettuare un tampone. Per avere la certezza circa l’esposizione alla malattia bisognerebbe farli entrambi. Le persone che risulteranno immuni rispetto al Coronavirus sono quelle che saranno positive al test sierologici ma saranno a loro volta anche negative al tampone.