Tumori al fegato, due donne ai vertici della ricerca mondiale

La ricerca di nuove strategie per sconfiggere i tumori al fegato ha portato due donne pugliesi ai vertici mondiali per i risultati conseguiti. Si tratta di Angela Mauriello, 30 anni, biotecnologa, originaria di Marano, e di Mariella Tagliamonte, 45 anni, biologa, originaria di Torre del Greco. Gli studi sono stati condotti dalle due donne  con il team di Luigi Buonaguro, responsabile della struttura dipartimentale di Immunoregolazione Tumorale del Pascale.

I risultati pubblicati in due riviste oncologiche

I risultati delle due ricerche sono stati pubblicati in due riviste oncologiche riconosciute a livello mondiale e che sono Cancer Letters e Cancers. Gli studi della Tagliamonte trattano le combinazioni immunoterapeutiche di nuova generazione che sono capaci di dare risultati antitumorale efficaci e bilanciano anche il microambiente tumorale immunosoppressivo. Le ricerche della Mauriello si sono concentrate nella individuazione di bersagli molecolari nuovi. Vincenzo De Luca, governatore della regione Campania, ha fatto i complimenti alle due donne per aver raggiunto questi eccellenti risultati nella lotta ai tumori al fegato.

Percorso giusto per la lotta ai tumori al fegato

Mariella Tagliamonte da venti anni fa parte del gruppo di lavoro di Buonaguro e ha iniziato gli studi sui tumori al fegato da dieci anni. La biologa è stata stabilizzata al Pascale il 30 dicembre scorso. Angela Mauriello, invece, da appena due anni lavora come contrattista al Pascale. La biotecnologa è laureata sui tumori epatocellulari. Per i risultati raggiunti dalle due donne sono arrivati complimenti dallo staff dell’Istituto dei tumori di Napoli. Gerardo Botti, direttore scientifico dell’istituto, ha detto essere molto soddisfatto del lavoro delle due professioniste e anche Attilio Bianchi, direttore generale, ha affermato che la ricerca sta proseguendo sulla giusta strada. Per portare avanti il lavoro nel futuro sono stati importanti anche gli investimenti recenti che la regione Campania ha fatto nella ricerca oncologica. Al gruppo di Buonaguro e soprattutto alle due giovani donne va quindi un plauso enorme.