A Taranto il reparto di oncoematologia pediatrica richiede attenzione

TARANTO – Di seguito la lettera inviata al presidente della regione Puglia, riguardo la situazione del reparto di oncoematologia.

“Presidente, il giorno della inaugurazione del reparto di oncoematologia pediatrica dell’Ospedale SS. Annunziata di Taranto ascoltammo con profondo interesse le sue parole: Lo avevamo detto e lo abbiamo fatto: oggi abbiamo inaugurato a Taranto i nuovi spazi di Oncoematologia Pediatrica nel reparto di Pediatria del SS. Annunziata. Una promessa importante mantenuta, che risponde a un’esigenza molto sentita dai genitori tarantini. Nessuno però si illuda che la Regione Puglia si fermi qui e si limiti a occuparsi dei morti e dei feriti. Noi dobbiamo interrompere lo sparo della mitragliatrice sulla gente, non solo portare le persone in ospedale. Noi vogliamo impedire che i bambini si ammalino.

E ancora: Il nostro impegno non è a parole, ma si basa sui fatti. Sono parole sue. Quello che si è voluto adottare è una organizzazione secondo Hub and Spoke che prevede la concentrazione dei casi più complessi in un Hub la cui attività deve essere fortemente integrata con quella dei centri ospedalieri periferici appunto Spoke. Il nuovo reparto di Oncoematologia Pediatrica del Policlinico di Bari, è appunto l’Hub, il reparto dove i pazienti, in questo caso i pazienti più piccoli, effettuano le cure della fase acuta, per poi essere seguiti negli anni successivi nel settore oncoematologico periferico (Spoke).

Questo è un modello che funziona e funziona bene perché concentra in un punto una altissima specializzazione e le strumentazioni che è assolutamente impensabile organizzare per ogni città: è difficile trovare medici con altissima specializzazione necessaria (e infatti non se ne trovano…) e gli investimenti nelle strumentazioni non sarebbero giustificati visti i pochi casi/accessi. Anche queste sono parole sue!

Non è sulla dislocazione di Hub e Spoke che vogliamo sollevare polemiche. Anche se, in una società senza paradossi, chiunque avrebbe installato l’Hub principale li dove esiste la più alta concentrazione di ammalati di cancro. Cancro riconducibile, lo ricordiamo, ad inquinamento ambientale. A Taranto il 54 % in più rispetto al dato regionale di malati di cancro in età 0-14 anni è un dato inconfutabile. Dato pubblicato nel 2014 dall’Istituto Superiore di Sanità.

Rassegnandoci ad essere Spoke, vorremmo però essere uno Spoke adeguato alle esigenze della cittadinanza e dei piccoli che in questa martoriata città continuano ad ammalarsi in percentuale più alta che in altre zone della Puglia. Il polo di pediatria oncologica di Taranto risulta essere fondamentale quindi per ben curare i nostri piccoli e per alleviare le sofferenze che questa terribile malattia impone a loro ed ai loro genitori. Siamo convinti che al momento, il Reparto sia condotto da un Primario di primordine e da personale all’altezza della situazione. I piccoli possono essere curati a Taranto con una eccellente assistenza sanitaria. Tutto questo però non basta. Evidenziamo la scarsa attenzione che la Direzione Sanitaria Pugliese pone nei confronti sia del Reparto della Pediatria che della Oncoematologia del SS. Annunziata.

Riprendendo una citazione di Don Lorenzo Milani quanto mai appropriata “Non c’è nulla che sia più ingiusto quanto far parti uguali fra disuguali”. Riferendoci alla pediatria, chiediamo che il numero dei medici assegnati al reparto dovrà essere adeguato e non potrà essere di molto inferiore, così come accade oggi, a quello di altre realtà che contano un quinto dei posti letto. Grave, il fatto che, nonostante la disponibilità economica, non si riesca ad assumere due pediatri così come previsto. Ad oggi quei posti sono vacanti…. E questa cosa è inaccettabile.

I tempi della pubblica amministrazione non sono compatibili con le sofferenze dei piccoli tarantini. Ribadiamo che i bambini di Taranto possono già curarsi nella nostra città. A Taranto è possibile effettuare terapie impensabili fino a ieri e troviamo profondamente ingiusto che una bimba debba svegliarsi alle 5 del mattino per recarsi a Bari o addirittura a San Giovanni Rotondo per effettuare terapie che possono essere effettuate nel Reparto di oncologia pediatrica locale. Troviamo profondamente ingiusto che i bambini debbano saltare la terapia per cause di tipo economico dove anche il trasferimento a Bari diventa un problema. Non può accadere questo oggi. Non nello Spoke da Lei inaugurato. Faccia in modo che il Reparto venga dotato, immediatamente, dei pediatri oncologici previsti. Lei ha una grande responsabilità.

Ricordando ancora le sue parole: Il nostro impegno non è a parole, ma si basa sui fatti. Dimostri che la sua partecipazione alla fiaccolata non resterà confinata in quella che, ai più, è sembrata una azione politica. Quella sera era a Taranto da libero cittadino che, probabilmente, ha toccato da vicino la sofferenza ed il dolore delle famiglie coinvolte. Renda normale la conduzione di quel Reparto consentendo di colmare le attuali carenze di mezzi e personale medico e paramedico, lo ampli e faccia in modo che nessun bambino possa aggiungere alla sofferenza altra sofferenza.

In questo si differenzia l’uomo capace di sovvertire l’ordine delle cose e che può far diventare normale ciò che a Taranto normale non è. Chiediamo a Lei, come abbiamo già fatto al sindaco di Taranto, per altri motivi, di avere CORAGGIO per prendere le giuste decisioni che possano consentire al personale sanitario locale di lavorare con la giusta serenità e col sostegno della sanità pugliese. Questo dipende da Lei, coraggio! La invitiamo, pertanto, ad un incontro con i rappresentanti delle associazioni firmatarie di questa missiva alla presenza del primario di Oncoematologia Pediatrica dello Spoke del SS. Annunziata.
L’Impegno si basa sui fatti…. E queste sono parole nostre! La aspettiamo a Taranto, sicuri di un suo sollecito e cortese riscontro”.