Andria: la banca di credito cooperativo è in forte crescita

Presso la banca di credito cooperativo di Andria, si è registrato negli ultimi tempi, una tendenza molto positiva:“Il radicamento dell’Istituto sul territorio – afferma Nicola Bitetto, direttore generale di Bda – ha avuto un trend costante e progressivo negli anni, e ciò grazie ad un approccio concreto, sano e prudente che ha caratterizzato la gestione finanziaria della Banca fin dalla sua nascita e che ancora oggi costituisce il modus operandi dell’Istituto.  Al tradizionale momento assembleare del 2018 arriviamo dunque con numeri rassicuranti e significativi: rispetto all’esercizio precedente la raccolta registra un incremento del 7,11%; gli impieghi presso la clientela aumentano del 17%; il margine di intermediazione mostra un incremento di ca. il 3%; gli utili ante imposta si attestano a 415 mila euro”.

“Grazie ad una attenta politica delle remunerazioni e dei costi – ha concluso Bitetto da sempre improntata ad una sana gestione, raccogliamo dunque risultati più che soddisfacenti, avendo riguardo anche alla difficile congiuntura economica e dei mercati. Ora toccherà alzare l’asticella degli obiettivi ogni anno leggermente più in alto, proseguendo però nella teoria dei piccoli passi verso grandi traguardi”.

“I numeri ed i fatti testimoniano, una volta di più, che la Banca di Andria consolida il suo ruolo sul Territorio e nella Comunità, ad onta della crisi strutturale che attanaglia il Paese, le Famiglie e le Imprese”. Queste le parole del presidente dell’Istituto, Paolo Porziotta, sullo svolgimento della BdA, vicino alla data dell’assemblea plenaria del 13 Maggio.

“Possiamo dirci ragionevolmente soddisfatti ed orgogliosi delle scelte fin qui compiute – ha continuato Porziotta: abbiamo puntato con convinzione ad un concetto di Banca fortemente identitaria – territoriale e comunitaria cioè – capace di puntare ad una crescita sana e programmata nel tempo. La composizione eterogenea della base sociale ci conforta in tal senso: le famiglie, i commercianti, gli artigiani, gli agricoltori, la piccola e media impresa locale. Ecco il nostro vero ed autentico patrimonio ideale e materiale. Da far lievitare con pazienza, proponendo maggiori attenzioni, soluzioni puntuali e nuove opportunità per l’utenza”.