Il 15 gennaio in consegna alcune case popolari del quartiere Japigia di Bari

BARI – Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha eseguito un sopralluogo alle case popolari all’interno del quartiere di Japigia. Il 15 gennaio 2019 queste case verranno consegnate a 36 famiglie bisognose di alloggio.

“Il prossimo 15 gennaio consegneremo le case – ha spiegato Antonio Decaro -. Sono trentasei alleggi che diventeranno le case di altrettante famiglie che sono state già avvisate e che possono già sperare in un 2019 migliore. Mi piace sottolineare che queste case testimoniano una nuova concezione dell’edilizia pubblica perché, oltre ad essere realizzate secondo tutte le certificazioni energetiche, sono inserite nel quartiere in maniera omogenea, dalle via d’accesso agli spazi di socializzazione che servono a creare comunità tra vecchi e nuovi residenti. Sempre nel 2019 consegneremo gli otto alloggi di San Marcello e le abitazioni di Sant’Anna, e valideremo la nuova graduatoria in cui sono presenti tutte quelle famiglie in difficoltà economica che hanno diritto ad una casa popolare. In questo modo abbiamo esaurito il “piano casa” avviato dall’amministrazione precedente che ha dato una grande risposta all’emergenza abitativa nella nostra città. Contemporaneamente stiamo lavorando all’elaborazione di un nuovo piano di edilizia residenziale pubblica che servirà a dare risposte al diritto alla casa oltre ad aver messo in campo in questi anni nuovi modelli abitativi, dall’housing sociale che sarà realizzato nella zona vicina al quartiere San Pio, alle case di comunità che ci hanno permesso di eliminare tutte le strutture temporanee, tipo i dormitori, che purtroppo non permettevano alle famiglie di restare insieme e non garantivano la dignità di un tetto sopra la testa”.

“Siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto, si tratta di case molto belle, che rispondono agli ultimi standard qualitativi ed energetici – dichiara Pierluigi Introna -. La palazzina ha infatti un cortile interno molto ampio che potrà essere utilizzato e valorizzato e curato dai condomini. Perché se è vero che la casa è un diritto, rispettare il bene pubblico è un dovere e noi ci aspettiamo che i cittadini che verranno a vivere in queste case abbiano l’intelligenza di custodire e rispettare questi spazi comuni, proprio come se fosse casa propria. Nei prossimi mesi contiamo di esaurire la graduatoria delle famiglie iscrittesi nel 2012, circa 60 ancora, per poi rendere attiva a tutti gli effetti la nuova graduatoria che, per fortuna, conta meno di 1700 richieste, a differenza delle 3000 passate”.