Sono vari i progetti pensati dalla Puglia per riqualificare zone abbandonate o accantonate da tempo. Le preferenze dei Comuni vanno, sicuramente, verso la creazione di zone verdi, aree adibite per il gioco dei bambini e per lo sport anche degli adulti. Aree salutari, dove respirare aria pulita e socializzare, per consentire la consolidazione dei rapporti tra i membri delle comunità.
Vari i progetti presentati in questi mesi, e altri ancora in organizzazione. Uno di questi è quello che riguarda la riqualificazione dell’area dell’ex Gasometro di Bari, una zona che si trova nel cuore del Libertà. Mancano davvero pochi dettagli per terminare il progetto, mentre sono già terminati i lavori di bonifica che hanno eliminato ogni rischio per la salute pubblica.
Uno dei quartieri più popolati di Bari, quindi, vedrà un intervento davvero utile, pensato per il tempo libero e la socializzazione dei cittadini di ogni fascia d’età. Il progetto è stato finanziato dal Bando periferie del Governo per 2 milioni di euro e vede degli interventi assolutamente sostenibili.
Il progetto vuole la realizzazione di un parco urbano, dove l’elemento predominante è il prato verde, attraversato da un percorso ciclo-pedonale, con pavimentazione autobloccante drenante con masselli colorati. Prevista anche un’area giochi per bambini, che si estenderà su un’area di circa 420 mq e che sarà accessibile anche ai bambini con disabilità. Nel parco sono previsti anche spazi per il fitness e una zona dedicata al free climbing e al parkour.
“Contiamo di mandare in gara i lavori entro l’estate e, conseguentemente, prevediamo di avviare il cantiere entro quest’anno. – Ha dichiarato l’assessore ai Lavori pubblici Giuseppe Galasso – L’apertura di questo parco consentirà anche un’importane e benefica cucitura di alcune aree e strade quali corso Mazzini e via Napoli che, collegate pedonalmente fra loro attraverso la nuova area verde, assicureranno continuità di flussi pedonali che renderanno vissuto e, quindi, più sicuro il parco a servizio di un quartiere, il Libertà, che soffre proprio una carenza cronica di spazi pubblici verdi di difficile esecuzione poiché diffusamente edificato con scarsa disponibilità di aree da urbanizzare.”