La Prefettura di Barletta Andria Trani rafforza i controlli nella Campagna olivicola

La Prefettura di Barletta-Andria-Trani dispone un rafforzamento dei controlli per quanto concerne la Campagna olivicola della zona in questione della Puglia. I controlli sono necessari dal momento in cui intero comparto agroalimentare è caratterizzato da fenomeni criminali legati a furti, estorsioni e alla contraffazione di prodotti alimentari e agricoli.

«Il Prefetto della Bat convocherà il Comitato per l’ordine e la sicurezza a breve, per organizzare in maniera più capillare l’attività di presidio durante la prossima campagna olivicola, quando mancherà all’appello fino al 50% di olive a causa del maltempo e quelle restanti andranno “letteralmente” a ruba». È quanto rivela Angelo Corsetti, delegato confederale di Coldiretti Bari e Bat.

«Intanto, plauso alle forze dell’ordine e segnatamente alla Squadra Mobile di Foggia e Bari, al Servizio centrale operativo (Sco) e al Reparto prevenzione crimine che hanno condotto una operazione interforze – dichiara Corsetti – e hanno sgominato una banda dedita al furto di attrezzi e mezzi agricoli evidentemente in un’area molto vasta della provincia di Bari, Gioia del Colle, Adelfia, Turi e Rutigliano. Le nostre campagne sono divenute terra di nessuno, dove chi delinque pensa di poter indebolire, depredare e defraudare gli imprenditori agricoli, inermi dinanzi alle scorribande continue di bande criminali».

«Abbiamo denunciato al Prefetto Sensi i numerosi episodi criminali – incalza Vito Amendolara, Delegato confederale delle articolazioni territoriali – che stanno interessando i tendoni di uva da vino e da tavola con furti di prodotto e taglio dei tiranti dei tendoni. Molto diffusa è la razzia dei mezzi agricoli con la successiva richiesta di riscatto. La percentuale di denunce effettivamente presentate è molto più bassa (circa 20%) del reale numero di reati a danno delle imprese agricole, nonostante le costanti sollecitazioni a denunciare i fatti. Furti e danneggiamenti sono praticamente quotidiani tanto da aver spinto alcuni agricoltori ad organizzarsi con ronde notturne e diurne. Oltre alla perdita di reddito, a rischio è la stessa incolumità dei nostri agricoltori che non è certamente un problema trascurabile».