Confartigianato Taranto fa sentire la propria voce riguardo il campo edile

TARANTO – In questo periodo, l’associazione Confartigianato Taranto si sta battendo a gran voce per il riconoscimento dei diritti di innovazione riguardo il campo edile. Il problema principale per cui questa protesta va avanti viene spiegato dalle dichiarazioni dei membri: «Sono partiti i cantieri che riguardano gli interventi di ambientalizzazione del grande apparato siderurgico, ma sono in fase di progressiva evoluzione anche gli appalti che riguardo le infrastrutture materiali per il modello di sviluppo integrato della nostra provincia rispetto al manifatturiero industriale eppure in Cassa Edile le ore lavorate hanno subito solo un lievissimo incremento. Nulla di apprezzabile rispetto alle aspettative nutrite al cospetto alla stagione delle grandi opere preconizzata per Taranto».

Di qui l’appello di Confartigianato Taranto al prefetto così da «in qualità di massimo rappresentante dello Stato sul territorio, crei le condizioni per ricucire questo strappo tra interventi di respiro nazionale ed economia locale, rappresentata dalle nostre aziende. L’idea della costituzione di un Osservatorio che monitori il coinvolgimento delle nostre imprese costituirebbe una preziosa garanzia. È l’ultima speranza per una Taranto da troppi anni terra di conquista, cannibalizzata dai forestieri che di fatto hanno eroso in misura esponenziale il reddito delle nostre imprese e la massa salari».

«In tal senso ben venga la nascita del “Centro Operativo di Trasparenza e Legalità”, frutto della riunione in Prefettura del Tavolo di monitoraggio dei flussi di manodopera previsti dal Protocollo di Legalità sugli interventi di bonifica, ambientalizzazione e riqualificazione affidata ai Commissari Ilva in Amministrazione Straordinaria. È solo un primo passo in avanti, cui devono seguire numerosi altri, confidando che siano davvero concreti e forieri di benefici per le nostre realtà imprenditoriali, con l’auspicio altresì che la partecipazione a questi tavoli sia estesa anche alle organizzazioni di categoria rappresentative della piccola impresa e dell’artigianato, vero motore di un’economia che parte dal basso e che permette così la crescita dell’intero territorio».