Greenpeace scende in piazza a Bari per i cambiamenti climatici

“Acqua alta in arrivo”, “Cambiamenti climatici in corso”: sono questi i due messaggi tramite i quali i volontari di Greenpeace hanno manifestato a Bari, in Via Capruzzi, nella zona in cui ha sede un’agenzia di Assicurazioni Generali. Questa stessa attività è stata replicata in circa altre 15 città italiane, tutte coinvolte da questi cambiamenti climatici e dall’acqua alta.

«Lo scorso febbraio – dichiara Luca Iacoboni, responsabile della Campagna energia e clima di Greenpeace Italia – Generali ha approvato una “strategia sul cambiamento climatico”, un primo passo che però prevede delle pericolosissime “eccezioni” grazie alle quali il più grande gruppo assicurativo italiano potrà continuare a finanziare e assicurare il carbone in Polonia e Repubblica Ceca. Paesi che hanno impianti tra i più inquinanti d’Europa. Chiediamo a Generali – aggiunge Iacoboni – di diventare un vero leader nella lotta ai cambiamenti climatici, abbandonando il carbone senza eccezioni ed impegnandosi così ad assicurare a tutti i cittadini un futuro con meno disastri climatici».

I volontari di Greenpeace Italia hanno portato a Bari e in altre piazze italiane il tema dell’innalzamento del livello del mare, che secondo uno studio dell’Enea sarà nel nostro Paese di 90-140cm al 2100.

«Tra le città più in pericolo c’è Venezia ma anche Trieste, la sede storica proprio di Generali. Speriamo che questo paradosso spinga il management del Gruppo – conclude Iacoboni – a prendere una posizione davvero ambiziosa sul tema dei cambiamenti climatici, iniziando dall’abbandono immediato del carbone senza nessuna eccezione perché non abbiamo davvero più tempo da perdere e, se non agiamo oggi, domani potrebbe essere già troppo tardi».

Un incontro con la gente in piazza che ha come obiettivo quello di sensibilizzare a temi come i cambiamenti climatici, favorendo la salvaguardia dell’ambiente nel micro e nel macrocosmo. Il fine? Quello di ritardare l’innalzamento delle acque, in modo tale da non subire disagi nelle principali città italiane.