il 25 aprile Foggia ha mostrato la voglia di rivalsa delle nuove generazioni

FOGGIA – Il 25 aprile, a Foggia si è festeggiato in maniera attiva e consapevole. Agli indecenti simboli fascisti e sessisti che hanno imbrattato le mura e l’orgoglio cittadino, arriva la risposta degli studenti, i quali hanno deciso di coordinarsi e lanciare un messaggio comune.

“Ovunque a Foggia possiamo osservare simboli e frasi neofasciste, razziste e discriminatorie. Anche sui muri delle scuole e in altri luoghi pubblici. Spesso sono opera di soggetti organizzati che continuano a rivendicare un passato che non ha più diritto di cittadinanza in questo paese”, dichiara Michele Cera, coordinatore di Link Foggia.

“In un momento storico in cui l’avanzata di nuove destre che riprendono in tutto o in parte modelli politici che la Storia ha già ampiamente sconfitto, che fanno dell’odio per il diverso la propria bandiera e che sfruttano i sentimenti di sconforto e di insicurezza delle persone per indirizzarlo contro le parti più deboli della popolazione è il dato più evidente, il 25 aprile non deve essere una data di semplice commemorazione. Occorre ricordare che la resistenza è un patrimonio di tutti, e che la sua portata continua tutt’ora” conclude lo studente.

“L’antifascismo deve essere il concetto base dell’istruzione e della nostra società, dobbiamo cambiare rotta contro il mero negazionismo, contro ogni forma di neofascismo. Per questo è fondamentale ripartire dal ruolo trasformativo dell’istruzione, dai luoghi della formazione, così da ricostruire con la memoria, una consapevolezza collettiva. Riteniamo essenziale che le amministrazioni prendano posizione, togliendo legittimità a queste organizzazioni, partendo anche semplicemente dall’eliminare ogni scritta fascista dai muri della nostra città. Molto spesso l’amministrazione comunale propone un’idea di decoro urbano che va sempre a ricadere sulle spalle dei più deboli, dei senza tetto e dei lavoratori poveri. Noi ci chiediamo invece se sia decoroso continuare a dare spazio a idee e organizzazioni neofasciste”, sostiene Roberta Curci, coordinatrice dell’Unione degli Studenti Foggia.