Le comunità religiose di Lecce si incontrano per la collaborazione

Presso Lecce, oggi si è svolta la seduta tra i più importanti rappresentnanti delle comunità religiose cittadine che, con il supporto dell’assessora ai diritti civili Silvia Miglietta, hanno incontrato il direttore generale Asl di Lecce Ottavio Narracci. L’incontro ha ripreso il dialogo nella stessa lunghezza d’onda della riunione dello scorso anno, ovvero all’insegna della creazione di nuove iniziative che puntino all’integrazione e alla libertà personale di culto.

“Nel direttore Narracci abbiamo trovato una grande disponibilità all’ascolto e alla collaborazione e apertura rispetto ai problemi delle comunità religiose leccesi – dichiara l’assessora ai Diritti Civili Silvia Miglietta – Una società che comprende la diversità delle fedi ha il dovere disporsi in ascolto delle istanze delle comunità, soprattutto sui temi che caratterizzano l’accesso ai servizi di cittadinanza, come l’assistenza sanitaria, perché è proprio quando le persone sono vulnerabili che dobbiamo garantire a tutti il massimo del conforto e dell’assistenza nel rispetto delle diverse sensibilità”

“L’incontro di questa mattina è stato molto utile per aprire un primo confronto, assieme all’assessore Miglietta, con i rappresentanti delle diverse comunità religiose presenti a Lecce – dichiara il direttore generale della Asl di Lecce Ottavio Narracci – Abbiamo ascoltato le loro richieste ed esigenze, in particolare quelle che riguardano l’accoglienza nelle strutture sanitarie leccesi, le sale del silenzio all’interno degli ospedali, l’alimentazione in corsia e le certificazioni alimentari legate ad alcune pratiche o riti, così come aspetti più strettamente medici come la circoncisione, l’interruzione volontaria di gravidanza o il fine vita. La nostra ASL intende tener conto di queste specificità, anche perché molte di queste rientrano nel percorso di umanizzazione delle cure su cui siamo già impegnati, e perciò attiveremo tavoli tematici tecnici per affrontare in maniera adeguata le varie questioni proposte. Siamo pronti ad approfondire le singole necessità e a dare concretamente seguito ad ognuna di esse nel miglior modo possibile e compatibilmente con lo svolgimento delle attività sanitarie”.