Lecce: nuovo accordo tra il comune della città e le sue comunità religiose

Presso Lecce, mercoledì 9 maggio 2018 è stato firmato presso l’Open Space di Palazzo Carafa, l’accordo tra il Comune di Lecce e le Comunità religiose “per la programmazione e realizzazione di iniziative culturali, di conoscenza e di sensibilizzazione nella città di Lecce”.

Ecco alcune parti delle dichiarazioni dei partecipanti che hanno siglato il nuovo protocollo, che avrà validità di 5 anni.

Sono un laico e considero importantissima l’esperienza religiosa per la nostra comunità – dichiara il sindaco Carlo Salvemini. L’Amministrazione deve incoraggiare e rafforzare le occasioni di dialogo proponendo un atteggiamento costruttivo con il quale superare ogni tentativo di introdurre i germi dell’intolleranza nel tessuto sociale. Come Istituzione siamo convinti di poterci porre come riferimento, dando l’esempio e mostrandoci noi per primi aperti al dialogo, in modo che diventi più semplice per tutti i cittadini, al di là del credo religioso, confrontarsi e rispettarsi”.

Con questo percorso avviato qualche mese fa – dichiara l’assessora ai Diritti civili, Pari opportunità e Volontariato Silvia Miglietta – che oggi ha portato alla sottoscrizione del Protocollo, abbiamo voluto segnare la presenza della politica che si mette al fianco delle comunità religiose, riconoscendo l’importanza del lavoro che svolgono sul territorio e impegnandosi a promuovere insieme a loro la cultura del dialogo e dell’inclusione. Solo la conoscenza reciproca può favorire il dialogo e abbattere ogni forma di pregiudizio e di violenza”.

Vederci convocati con questa bella proposta dall’Amministrazione Comunale – dichiara Mons. Michele Seccia, Arcivescovo Metropolita di Lecce – è stato fondamentale perché ciò che era e continua ad essere un linguaggio prettamente teologico, ecclesiale o confessionale diventa anche un discorso politico, nel senso di quella Polis che deve pensare al Bene Comune, alla convivenza pacifica tra tutti i concittadini.”

È la prima volta – dichiara il Pastore Pino Neglia della Chiesa di Cristo – che un’Amministrazione comunale ci apre le porte e prende atto dell’esistenza del mondo a- cattolico presente sul territorio.”

Difficilmente riusciamo ad avere dei rapporti con le istituzioni – dichiara il Pastore Tommaso Carpino della Chiesa Evangelica Internazionale “Gesù è il Signore” – il fatto che l’Istituzione oggi riconosca le minoranze presenti sul territorio è un fatto importante e di democrazia.”

Credo sia la prima iniziativa in Italia di questo genere – dichiara il Professor Furio Aharon Biagini della Comunità Ebraica – con questo atto oggi torniamo in una città dalla quale siamo stati cacciati nel 1540. È significativo che questa presenza sia nuovamente riconosciuta sul territorio”

Sono particolarmente grato per il nostro coinvolgimento in questo progetto – dichiara il Pastore Teodoro Mauro della Chiesa Valdese – L’ecumenismo religioso deve invece portarci ad agire insieme per la giustizia e per la pace”.

Voglio ringraziare la chiesa Cattolica – dichiara la professoressa Isabella Oztasciyan Bernardini d’Arnesano della Sacra Arcidiocesi Ortodossa d’Italia e Malta Chiesa ortodossa di San Nicola – Lecce – che ci ha messo a disposizione un luogo di culto. Ci riempie di gioia che il Comune di Lecce abbia avuto la sensibilità di fare questo protocollo anche con noi”.

Questo è il coronamento di un percorso di molti anni di avvicinamento tra popoli e culture– dichiara l’Imam Saifeddine Maaroufi del centro culturale islamico “Noi Salento” di Lecce – ma il supporto di questa Amministrazione ci dimostra quanto questa crede davvero alla necessità di un riconoscimento reciproco. É necessario che chi ha questo ruolo sia portavoce di questi intenti. Chi amministra fa anche da giudice e pacificatore per coloro che cercano di fare il bene”.