A Mesagne si conclude l’ultima tappa di Dona EMOzioni

A Mesagne, il 18 agosto 2018 si conclude l’ultima tappa di Dona EMOzioni, la campagna per sensibilizzare alla donazione del sangue. Tutte le associazioni sono ospitate all’interno dell’ottava edizione del “Boccale d’oro”, che si svolgerà dal 16 al 17 agosto in piazza Orsini del Balzo.

Ecco le dichiarazioni rilasciate durante la conferenza stampa:

“In estate si sente maggiormente la carenza di sangue: per arrivare a fidelizzare il donatore, bisogna partire da una campagna di sensibilizzazione nelle scuole. Dopo tanti progressi, arrivate alla maturità queste risorse si perdono forse perché manca un educazione civica alla donazione”, spiega la d.ssa Antonella Miccoli del Centro Trasfusionale di Brindisi.

“Sono qui per rimarcare la mia gratitudine all’Avis a FIDAS per lo sforzo consolidato nel tempo e che si protrarrà nel futuro nella sensibilizzazione al dono – dichiara Pompeo Molfetta, sindaco di Mesagne- Certo è che questo avviene senza che le associazioni abbiano ancora una sede adeguata Per lo svolgimento delle raccolte”.

Erano presenti durante la conferenza stampa anche i presidenti provinciali di AVIS e FIDAS, Egidio Conte ed Emanuele Gatto. “Se l’estate è un momento particolarmente critico per la mancanza di sangue, va rimarcato il fatto che ormai l’emergenza è cronica, per cui ben vengano le iniziative come quella della Regione Puglia. Mesagne è stata scelta perché ha un grande cuore e contribuisce in maniera determinante a raggiungere il fabbisogno del centro trasfusionale chiamato a rispondere quotidianamente con il proprio lavoro”.

“Questo percorso eccezionale è partito a luglio e si concluderà in queste serate. Donare il sangue -dichiara Sergio Zezza vice presidente Vicario dell’Avis Mesagne – è un dovere civico: il nostro compito e stare sul territorio, a contatto con la gente”. Sottolinea Demetrio Aresta, vice presidente fidas. “Qualora al 1°ottobre i locali non fossero ancora stati consegnati alle associazioni, partirà un blocco delle donazioni. Ci auspichiamo di non dover arrivare a tale gesto”.