Progetto di Taranto per credere ancora nell’importanza del Mar Piccolo

TARANTO – Il programma elettorale del tuttora sindaco Melucci, prevede la continuazione del progetto che interesa il recupero della costa del Mar Piccolo. La pescosità delle sue acque rese il piccolo mare, il cuore della città di Taranto fin dalla leggendaria fondazione ad opera di Taras, figlio di Poseidone, giunto dal mare a cavallo di un delfino. In realtà, la Regina dei Due Mari fu fondata da coloni spartani guidati da Falanto circa 700 anni prima di Cristo. Durante il lento scorrere della storia, Taranto visse splendori e miserie, invasioni, sconfitte, decadenze e riprese, ma è sempre esistito un forte legame tra la città e il suo bacino interno, porto naturale riparato dai forti venti dello scirocco e del libeccio, e preziosa fonte di pesce e frutti di mare.

“Il progetto  – spiega il Comune di Taranto – prevede numerosi interventi di recupero e valorizzazione del territorio tra cui il miglioramento dell’accessibilità e della viabilità della costa del Mar piccolo, attraverso la realizzazione di infrastrutture destinate alla mobilità lenta e sostenibile nelle aree interessate dalla presenza della ferrovia dismessa Circummarpiccolo, e la riappropriazione degli spazi presenti nel sedime del 65° Deposito per dare avvio a nuove funzioni (sport, cultura, natura) sul Mar Piccolo utilizzando le infrastrutture viarie già presenti all’interno dell’area militare ed in particolare il lungo molo dismesso, utilizzato in precedenza per l’attracco delle navi cisterne”.

“Il progetto – fa sapere il sindaco Melucci – rappresenta il primo tassello di una strategia a medio lungo termine orientata alla tutela e valorizzazione del paesaggio del Mar Piccolo di Taranto e che vede nella difesa e nella promozione del patrimonio culturale ed ambientale lo strumento principale per la creazione di nuove opportunità economiche e sociali legate al turismo sostenibile e alla blue economy”.

“Crediamo fermamente – aggiunge l’assessore all’ambiente Francesca Viggiano – nella riqualificazione e sviluppo dell’area di mar Piccolo e stiamo mettendo in atto ogni azione utile a valorizzare quell’area cittadina che costituisce un’oasi di biodiversità senza eguali. Voglio ringraziare di cuore per il grande lavoro fatto i tecnici e naturalmente il direttore della Palude La Vela, Marco Dadamo”