Taranto e le incertezze delle scuole nel quartiere Tamburi

Presso Taranto, è avvenuto l’incontro tra i medici per l’ambiente ISDE e gli abitanti del quartiere Tamburi, presso piazza Masaccio. Le preoccupazioni sono tante, dato che le rilevazioni hanno scoperto delle ingenti quantità di esalazioni di GAS Radon, vicino a dei plessi scolastici dell’area.

“Vogliamo metterci a loro disposizione – spiega la vicepresidente di ISDE, Taranto Maria Filomena Valentino – una delle nostre principali missioni è proprio l’informazione scientifica corretta circa rischi e danni alla salute che derivano da un ambiente malsano. Ci siamo accorti che la confusione che regnava tra i presenti era grande e mancava una voce autorevole che spiegasse in modo chiaro e definitivo ai genitori cosa rischiassero i propri figli.

Nella prima parte dell’incontro abbiamo spiegato loro che il radon è un gas che emette radiazioni e che è tanto più pericoloso se l’ambiente in cui si trova è chiuso perché non può disperdersi e se si lega al particolato atmosferico, di cui certo l’aria del quartiere Tamburi non è povera. Inoltre, parlando di aule scolastiche – sottolinea la dottoressa Valentino – siamo al massimo grado di pericolosità di questo gas perché i bambini sono più vulnerabili e hanno una spettanza di vita maggiore, quindi un più lungo tempo di esposizione. Parliamo di un agente classificato da OMS e IARC come cancerogeno di gruppo 1, quindi per l’uomo. Il radon da solo può essere causa dell’11% dei circa 31.000 casi di tumore polmonare in Italia.

Tutti dati stimati su adulti: non è eticamente possibile effettuare studi sui bambini, così come sugli adulti sono stimate le dosi cosiddette soglie sicure”. Ma come tutelare i propri figli? “Siamo in accordo sulla partecipazione al tavolo tecnico che sarà incaricato di portare avanti i lavori di messa in sicurezza nell’immediato attraverso interventi tampone e poi di interventi radicali che partano dalle fondamenta degli edifici – riferisce la vicepresidente ISDE Taranto – Ripristinare la legalità, secondo noi e secondo i genitori, è necessario. Serve una vigilanza più accorta ed una attenzione maggiore verso un quartiere già martoriato e soprattutto per i più piccoli, torniamo a ripeterlo. Non è assolutamente accettabile che le famiglie si sentano di dover scegliere tra istruzione e salute. A Taranto sembra che nulla si possa coniugare con la salute!”.