Taranto: Verso una rete internazionale per l’ecologia integrale

Il comune di Taranto ha deciso di partecipare al progetto organizzato dall’università pontificia Antonianum, denominato  “Verso una rete internazionale per l’ecologia integrale”. L’iniziativa è stata fortemente invogliata dalla Camera di Commercio che ribadisce l’importanza della crescita organica della società, non soltanto dal punto di vista economico ma anche da quello sociale e ambientale. Il decano dell’Università Pontificia Antonianum Giuseppe Buffon, ci spiega i motivi di questa iniziativa tarantina :  «Scegliamo Taranto perchè l’Ilva è la più grande industria dell’acciaio a livello europeo e qui si pone il problema di coniugare da una parte l’occupazione e dall’altra la salvaguardia dell’ambiente, cioè il diritto all’ambiente pulito, bello e alla salute».

L’imprenditrice Catia Bastioli, presidente di Terna e ad di Novamont, ha dichiarato che «non abbiamo di fronte una sfida che è solo sulle risorse naturali ma anche sul tessuto sociale. Con un progetto di futuro, si possono anche riconvertire delle cose che sono state critiche nel passato. Questo è anche un tema fondamentale nella mia filosofia di rigenerare siti deindustrializzati. Perché non si usa suolo pulito ma ciò che era già stato inquinato e si rigenera per una nuova economia ed una nuova visione del mondo».

«Negli ultimi trent’anni – ha aggiunto Mauro Magatti, sociologo, Università Cattolica del Sacro Cuore – abbiamo pensato all’economia come una specie di macchina che deve funzionare a prescindere da tutto e da tutti e per molto tempo si è pensato all’economia in rapporto alla politica, alle istituzioni, alla cultura e alla società». Ha sottolineato, infine, Giuseppe Buffon «dobbiamo costruire una rete e farlo dal basso . Coinvolgere tutti, mettere le forze attive sul campo e insieme ripensare la realtà, l’accademia e l’impresa».

E’ con queste parole di fratellanza e di determinazione che si mira, tramite il progetto, alla realizzazione di una società polarizzata verso i principi di sostenibilità, non dimenticando l’importanza del tessuto economico.