Artista poliedrico e sincero, Gigi Proietti ebbe modo di conoscere le meraviglie del Salento durante le riprese del film Le farò da padre. Era il 1974 e Alberto Lattuada lo trascinò lì per girare Le farò da padre.
Lattuada aveva capito che Gigi era un talento e fu in quell’occasione che l’attore ebbe modo di scoprire meglio la città di Lecce, tanto da affermare in futuro che se avesse potuto scegliere un posto dove stare avrebbe scelto senz’altro la Puglia. Con la sua lungimiranza Proietti aveva già intuito all’epoca che posti come quelli tra Porto Miggiano e il Ciolo erano come l’oro del Sudafrica, quindi cose preziose che tutti avrebbero dovuto ammirare.
Proietti amava la Puglia e il Salento
Nella sua carriera Gigi Proietti non ha mani rifiutato le occasioni per venire nel Salento. Una delle tante fu quando Ferdinando Pinto, il mago del Petruzzelli, lo invitò a Bari per presentarlo ai proprietari del Kursaal Santalucia, restaurato dall’architetto Paolo Portoghesi. Proietti rimase per diverso tempo nel capoluogo, e fu per lui una vera occasione per scoprire le bellezze del luogo. Era il 1992, l’anno seguente alla tragedia del politeama barese, e la città stava rinascendo grazie a spettacoli di qualità. Gigi fu direttore artistico per diversi anni e nel frattempo portò avanti altri progetti nuovi ed interessanti. Anche a Taranto l’artista aveva portato A me gli occhi please, e da lì a Bari al Petruzzelli, e poi alla conquista dell’Italia.
Gigi Proietti personaggio indimenticabile
Da allora la Puglia per Gigi Proietti non fu più solo il ricordo di un set, ma un luogo dove poter tornare e stare in famiglia. Nel luglio 2011 ad Otranto si fece voce recitante per Pierino e il lupo di Prokofiev eseguito dall’Orchestra Tito Schipa diretta da Marcello Panni. Alla fine dello spettacolo Gigi cominciò a scherzare con il pubblico e a fare il solito mattacchione. A Bari eseguì Un borghese gentiluomo con il Collegium Musicum diretto da Rino Marrone. Personaggio indimenticabile, rimarrà nel cuore di tutti.