Da Lecce le dichiarazioni degli studenti contrari al dl sicurezza

LECCE – “Oggi noi studenti e studentesse siamo in piazza perché vogliamo stroncare il fenomeno razzista che causa morti in mare, sfruttamento, odio e idiozia, che non solo distrugge le vite dei nostri fratelli, ma anche le nostre. Vogliamo lottare per un futuro migliore per noi e per quelli che saranno i nostri figli. Non vogliamo dovercene andare né restare indifferenti. Vogliamo un’Italia critica, libera, accogliente, solidale e multietnica. La politica leghista è un astuto coacervo di menzogne: ci dicono che gli immigrati sono il primo problema in Italia, che “costoro” invaderanno il nostro paese, che sono tutti delinquenti, che non possiamo accoglierli e che, ahimè, ci rubano il lavoro. Tutto questo è assolutamente falso! Innanzitutto, l’Italia accoglie molte meno persone rispetto ad altri paesi europei, il fenomeno ha conosciuto una decrescita consistente a partire dal 2017 e, tra parentesi, questo è avvenuto prima e indipendentemente dalle disposizioni della Lega.”

Queste le parole espresse dagli studenti della Link, scesi in piazza a Lecce in occasione del corteo contro il dl sicurezza.

“Gli immigrati non ci rubano niente: vengono assunti, se vengono assunti, in settori che non richiedono lavoro qualificato e ricoprono ruoli che gli italiani non vogliono ricoprire. Anche coloro che possiedono un titolo, anche elevato, a causa della nostra cattiva legislazione, non vengono considerati al pari degli italiani e ingrossano le fila del sottoproletariato, muoiono sotto il sole, vengono sfruttati come fossero attrezzi, oggetti. È chiaro quindi che le menzogne che la Lega ci racconta, che hanno convinto l’italiano medio, derivano da due banali e pericolosissimi fattori: xenofobia e propaganda.”

“Il calo demografico italiano, conseguenza delle politiche tutte italiane folli nell’ambito del lavoro, della precarizzazione e della compressione dei salari, ha reso la multietnicità inevitabile, oltre che necessaria.
Ma al di là di tutto questo, la multietnicità è un valore prezioso, una fonte di arricchimento culturale immensa e un gran bene per noi. Forse lo è stata meno per loro durante la colonizzazione, forse lo è un po’ meno quando li aiutiamo a casa loro sfruttandoli, ancora oggi, e rubando le loro materie prime e condannandoli alla povertà per cui sono costretti a migrare. La reazione da parte nostra deve essere durissima. Dobbiamo lavorare quindi su un piano informativo martellante, arginare in ogni modo questo lavaggio del cervello, mostrarci uniti contro questo governo, pronti a usare la testa ma anche la forza per difendere, appunto, il nostro paese e la nostra dignità. Nostra: di tutti e tutte noi”.