A Lecce le dichiarazioni degli studenti sui trasporti della città

LECCE – Ieri, 4 febbraio 2019, gli studenti di Lecce hanno avuto l’opportunità di partecipare a una tavola rotonda con le istituzioni della città, con l’obiettivo di risolvere il problema dei trasporti. Il tema dei trasporti è altamente scottante sia in città che nell’intera regione e da sempre gli studenti si battono affinché i collegamenti vengano migliorati.

“Lo scorso anno, con un lavoro avviato già nel 2013, siamo riusciti ad ottenere una riduzione dei costi degli abbonamenti mensili a 10 euro per le linee universitarie e a 12 euro per l’intera rete, riduzione che ha portato ad un evidente incremento degli abbonamenti” – ha dichiarato il direttivo dell’associazione studentesca Link.

«Apprendiamo con sconcerto la volontà del comune di Lecce di ridurre consistentemente, se non addirittura azzerare, l’impegno finanziario a sostegno della convenzione rispetto alla spesa stanziata l’anno precedente – ha dichiarato Francesco Gravili, rappresentante degli studenti in Senato Accademico per Link Lecce – Riteniamo inaccettabile che un commissario si prenda la responsabilità di non dare seguito a una decisione politica presa dalla precedente amministrazione nel pieno dei propri poteri di rappresentanza e che tanto bene ha fatto nei confronti della comunità studentesca e nella lotta all’inquinamento tramite la sensibilizzazione all’uso dei mezzi di trasporto pubblico».

«Troviamo altrettanto inaccettabile il comportamento assunto dai rappresentanti dell’associazione studentesca Focus Lecce – ha dichiarato Francesco Pio Liaci, rappresentante degli studenti nel Consiglio di Amministazione – che, anziché esprimere fino in fondo il loro dissenso nei confronti di una situazione che andrà a danneggiare tutta la comunità studentesca, hanno ceduto accettando la posizione del Comune di Lecce e di Sgm, venendo meno al loro ruolo di rappresentanza degli studenti».

“Auspichiamo che vengano individuate prima del prossimo tavolo le risorse necessarie al rinnovamento della convenzione, senza un aumento di costi per gli studenti. Se così non fosse, saremo pronti a dare battaglia: sui diritti degli studenti non accetteremo nessun compromesso a ribasso”.