Coldiretti Puglia lancia l’allarme per la crisi del turismo in Puglia

Le conseguenze della pandemia stanno avendo ripercussioni ovunque. La Coldiretti annuncia che è allarme per la crisi del turismo in Puglia dopo aver analizzato la situazione. Con la riduzione dei vacanzieri e migliaia di imprese che hanno chiuso i battenti la ripresa sarà molto lenta. Forse, se qualcosa si muoverà, le prenotazioni negli agriturismi potrebbero riprendere a luglio e ad agosto. Il settore è stato messo in ginocchio ed è stato un colpo terribile, proprio quando stava avendo un incremento notevole. Il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia, ha detto che l’assenza dei turisti stranieri si fa sentire.

Allarme nero per la crisi del turismo in Puglia

Gli agriturismi sono quelli che hanno risentito maggiormente le conseguenze dell’emergenza sanitaria e tutto il comparto dedicato ad essi per quadi tre mesi è stato azzerato. La situazione è molto grave e le perdite sono state pari a 300 milioni di euro. Il lockdown ha bloccato tutto, e quindi tutto si è fermato, niente turisti e niente afflussi di persone. La delusione per il presidente di Terranostra Puglia, Filippo De Miccolis, è forte perché l’agriturismo è stato messo fuori da ogni pur minima programmazione dei piani istituzionali. Gli agricoltori sono allo sbando e oltre a tutti gli altri problemi hanno dovuto affrontare anche il coronavirus.

Forti le parole di De MIccolis sulla questione agriturismi

De Miccolis ha insistito anche nel dire che non ci sono misure specifiche dedicate al settore. Gli indennizzi inviati per i fatturati in calo non hanno risolto i problemi e sono un mero aiuto di fronte al mare di danni e difficoltà che sta affrontando il settore. Ci sono anche tante difficoltà per accedere al credito e per di più è in aumento anche la burocrazia. Molti sono ancora incerti sul da farsi e stanno cercando di capire se riaprire è meglio oppure no.