Alla scoperta della Puglia preistorica

PUGLIA – Terra di accoglienza e anche molto antica, la Puglia affonda le sue origini in tempo molto lontani. Questo ci porta ad approfondire la conoscenza della Puglia preistorica, e quindi di luoghi come il parco delle impronte dei dinosauri ad Altamura, che è il più grande d’Europa. Il parco si trova nascosto in una grotta incastrato fra stalattiti e stalagmiti e qui è stato rinvenuto intatto il corpo di un uomo di Neanderthal risalente a 50-65 mila anni fa.

Approfondimenti sulla Puglia

Anche nella città bianca di Ostuni la Puglia preistorica si è rivelata con una scoperta straordinaria: qui è stato scoperto infatti lo scheletro di una ragazza neolitica risalente a 20 mila anni fa. La ragazza teneva in grembo un figlio che non vide mai la luce. Lo scheletro è stato denominato Delia e aveva denti e sorriso perfetti. Tanti studi portati avanti negli ultimi anni hanno rivelato che il Gargano ed il Salento già nel Paleolitico fossero le zone più ricercate e nelle numerose grotte naturali sono stati trovati utensili in pietra, in selce, manufatti su scheggia e altri oggetti utilizzati per cacciare e per preparare il cibo.

Tanti i luoghi che mostrano la Puglia preistorica

Anche le statue ossee rinvenute nella Grotta delle Veneri, presso Parabita, risalgono alla Puglia preistorica e quindi dimostrano l’esistenza di culti sulla fertilità già 20.000 anni fa. Lo stesso vale per i reperti ritrovati nella Grotta delle Mura a Monopoli, che accertano che nel Paleolitico Medio e Superiore fossero abitate. A Passo di Corvo, alle porte di Foggia, si trova il sito archeologico del Neolitico più grande, in cui giunse dal Medioriente la pratica dell’agricoltura, che trovò grande riscontro nella fertilità del tavoliere di Puglia. E poi vi sono i graffiti della Grotta Romanelli e della Grotta dei Cervi, e ancora un altro sito archeologico presso San Foca, che attestano la presenza di persone nella preistoria