Al via a Bari i lavori di illuminazione di un’area verde della città

BARI – Ieri, dopo trenta anni dalla sua realizzazione, sono partiti i lavori finalizzati all’illuminazione del giardino sito tra via Loiacono e via Caldarola, a Bari. L’area verde, che si estende su una superficie di circa 3000 mq, sarà illuminata da 19 pali a led, ciascuno con potenza da 51 watt (per un totale complessivo di 969 watt). Questi pali saranno collegati direttamente agli impianti della pubblica illuminazione delle strade limitrofe: di conseguenza, si accenderanno contemporaneamente alle luci stradali.

Si tratta di un intervento molto importante, dall’importo complessivo di circa 20.000 euro, che consentirà a una caratteristica zona verde della città di acquistare nuova vita, dopo ben trent’anni dalla sua nascita. Questo intervento verrà eseguito nell’ambito dei lavori correnti di manutenzione della pubblica illuminazione.

Durante l’inaugurazione dei lavori, avvenuta nella giornata di ieri, 26 novembre 2018, l’Assessore ai Lavori Pubblici Giuseppe Galasso ha rilasciato alcune importanti dichiarazioni.

“Da questa mattina, nel giardino di via Loiacono, sono in corso le lavorazioni per la posa delle tubazioni, degli impianti e dei plinti di fondazione dei pali – ha dichiarato Giuseppe Galasso – mentre nel mese di dicembre si procederà con il montaggio dei nuovi corpi illuminanti che prevediamo di mettere in funzione entro il prossimo Natale.”

“Rispondiamo così alle richieste dei residenti, più volte rappresentateci anche dai consiglieri del Municipio I, per rendere finalmente fruibile questo giardino anche nelle ore serali: l’illuminazione studiata per quest’area, infatti, sarà omogenea e riguarderà tanto i viali quanto le aree interne coperte da una folta vegetazione costituita da circa 40 alberi ad alto fusto – ha continuato l’Assessore ai Lavori pubblici. Con un piccolo consumo aggiuntivo di energia elettrica, circa un kilowatt, molto meno dell’assorbimento di un asciugacapelli domestico (1,5 kw), daremo tanta luce a questo giardino che per decenni è rimasto al buio e per questo è stato poco utilizzato dai residenti” – ha concluso con entusiasmo la figura istituzionale.