Il Calvario di Manduria narra una storia di fede e passione

Monumento particolare della Puglia, il Calvario di Manduria è una costruzione antica ottocentesca che narra una storia di tradizione e fede. Situato nella cittadina omonima in provincia di Taranto, da anni questo monumento attira l‘attenzione dei curiosi che vogliono ammirare questo monumento affascinante. Ubicato nelle vicinanze del giardino pubblico di Manduria, il monumento ha una forma inusuale e anche misteriosa, e la sua storia è molto suggestiva. Si ritiene che la sua costruzione risalga ai primi anni dell’Ottocento e che sia stata opera di alcuni sacerdoti liquorini. Nel 1839 gli uomini religiosi della Congregazione del Santissimo Redentore fondato da Sant’Alfonso de’ Liguori decisero di spingere i cittadini a pregare.

Il Calvario di Manduria monumento storico e religioso

Per questo motivo decisero di piantare nel territorio del centro della città cinque croci per stabilire un simbolo dove incontrarsi per pregare. Ovviamente hanno pregato tutti insieme durante la Quaresima, e da allora i sacerdoti cominciarono a costruire l’edificio e piantarono cinque grandi croci nel terreno. Per costruire il Calvario di Manduria vennero prese alcune pietre nei luoghi della villa comunale e in poco tempo venne realizzato un abbozzo del monumento. Gli abitanti del luogo però non erano soddisfatti di quanto stavano facendo i religiosi e presto vollero che venisse cambiata la pianta della costruzione.

Le tessere di mosaico prese da Manduria e Laterza

Marco Gatti, arciprete dell’epoca, decise di dare al laico Giuseppe Renato Greco l’incarico di rendere più bella e attrattiva la costruzione dei sacerdoti alfonsini. Passarono quarant’anni prima che venisse dato al monumento l’aspetto che ha oggi. La scelta del professore di costruire le scene principali della passione di Cristo con tantissime conchiglie e cocci di ceramiche di vari colori e periodi rende questo monumento una delle testimonianze più importanti della produzione di ceramica delle zone di Manduria e Laterza. Fu proprio in queste località che Giuseppe Renato Greco si recò per prendere il materiale che rende unico il Calvario di Manduria.