Isole Tremiti tra miti e leggende

Meravigliose e suggestive, le Isole Tremiti sembrano delle perle bianche che emergono dal mare, quasi come se fossero in sospeso e lontane dal mondo. Meta preferita dei turisti, sono composte da cinque isolette, San Nicola, San Domino, Cretaccio, Caprara e Pianosa. Oltre ad essere affascinanti e luogo ideale per una vacanza tranquilla, le Isole Tremiti sono anche costellate da leggende, alcune delle quali traggono spunto proprio dal nome. Pare che in epoca romana queste isole si chiamassero isole Diomedee, dal nome del mitico eroe greco Diomede che partecipò alla Guerra di Troia. La leggenda narra che Diomede fosse protetto in battaglia dalla dea Atena ma che importante fu il suo scontro contro Enea, scontro in cui si frappose Afrodite ma che fu fermato poi da Ares.

Diomede fuggì e tornò nella sua terra, Argo, dove era re e dove aveva un regno e una moglie. La vendetta di afrodite non si fece attendere e fece in modo che la moglie Elagiea e i suoi sudditi non ricordassero più chi egli fosse, così Diomede dovette abbandonare la città. L’eroe si diresse verso l’Italia dove creò prima il Subappennino ed il Gargano con delle pietre enormi provenienti dalla distrutta Rocca di Pergamo e con i ciottoli avanzati creò le Isole Tremiti, dove appunto si ritirò.

Fascino e mistero delle Isole Tremiti

Un’altra leggenda sulle Isole Tremiti racconta che Acmone, Lico, Idas, Ressenore, Nitteo e Abante, i compagni di Diomede, erano così distrutti dalla sua morte da commuovere Afrodite che così li tramutò in uccelli, le diomedee, che ancora oggi vegliano sulla tomba dell’eroe acheo.

Anche attorno all’isola di San Nicola gira una leggenda affascinante: pare che nel IV secolo d.C. la Madonna disse ad un eremita di scavare in un punto per recuperare il tesoro sepolto di Diomede, che avrebbe utilizzato per costruire un santuario in onore della Vergine. E’ d’uso ancora oggi credere che le spiagge delle Tremiti nascondano preziosi tesori.